Quante volte nel corso della vita, parlando con gli amici ci siamo sentiti dire: "sono in paranoia per..."Questa parole, che viene spesso erroneamente usata nel intercalare, durante le conversazioni sta a indicare un qualcosa che ci preoccupa eccessivamente, un pensiero fisso.
La realtà del Disturbo paranoide di personalità invece, è qualcosa di estremamente più complesso del nostro intercalare dialettico.
Chi soffre di disturbo di personalità paranoide, percepisce costantemente il mondo attorno a se come qualcosa di minaccioso e malevolo.
Le azioni degli altri vengono spesso percepite come umilianti e ostili, solitamente questo accadde senza un riscontro plausibile con la realtà.
Il mondo, la società, le persone, tutto questo viene vissuto con diffidenza e ansia, il pensiero costante di chi soffre di questo disturbo è "ce l'ha con me?" "sta parlando di me?".
Non rari i casi in cui il pensiero ricorrente è quello di essere vittima di una cospirazione.
Chi soffre di questo disturbo vive costantemente sulla difensiva, e ricerca segnali di falsità e minaccia nelle azioni e nelle parole altrui in modo continuo.
Estremamente permalosi, ostinati, e polemici, chi soffre di disturbo paranoide può apparire freddo e molto cauto nei modi di fare, sopratutto quando credono di essere criticati.
La sensazione prevalente in chi soffre di questo disturbo è quella di rischiare un aggressione, una minaccia, un pericolo, talvolta la percezione di pericolo imminente, o di "essere fregati" appena si abbassa la guardia, si trasforma in sensazione di essere derisi da chi si ha intorno, di essere costantemente provocati e disprezzati dalle altre persone.
Qualche volta possono essere estremamente morbosi, gelosi, e sospettare di essere traditi dal partner senza alcun motivo reale.
Conseguenza di questa percezione alterata è l'isolamento.
Il disturbo paranoide ha inoltre due importanti caratteristiche
- Incapacità di porsi nella prospettiva altrui, incapacità di capire il punto di vista degli altri
- Incapacità di distinguere il mondo esterno da quello interno. Le minacce, gli scherni, vengono vissuti come reali.
Tutto questo dispendio di energie usate per "difendersi" dal mondo esterno, portano l'individuo a soffrire di depressione.
Il controllo continuo di tutto, la sospettosità, l' interazione aggressiva, accusante comportano proprio l'atteggiamento ostile temuto dal paranoico, le persone esasperate tendono ad allontanarsi, e il disturbo si amplifica "avevo ragione a non fidarmi!"
Diventando così una catena di malessere che si autoalimenta...
Generalmente questi soggetti evitano di chiedere l'aiuto ad uno specialista se non quando sono in preda a forti stati depressivi, o quando un amico o un parente convince il proprio caro a chiedere aiuto.
La psicoterapia può senza dubbio portare importanti giovamenti nel disturbo paranoide, anche se molto difficile da impostare e vivere con costanza, in quanto l'individuo paranoico tende a non fidarsi di nessuno, quindi nemmeno nel proprio terapeuta.
Antidepressivi, e antipsicotici vengono prescritti per i momenti di delirio e ideazione suicida.
Le mie considerazioni sulla paranoia, sono particolari e forse un po scomode...
Io non ritengo di avere il disturbo paranoide di personalità, non vivo con l'ansia costante che qualcuno cospiri contro di me, ne che qualcuno parli male di me alle mie spalle (anche se ho motivo reale per crederlo :) .
Non vivo con l'ansia di non abbassare mai la guardia o verrò "colpita alle spalle"...
Se mi fido delle persone? Assolutamente no!
Ho imparato per esperienza che l'unica persona di cui mi posso fidare è una, ed è esattamente l'immagine che vedo riflessa ogni mattina quando mi guardo allo specchio!
Se credo che la maggior parte delle persone (escluse poche) siano false?
Assolutamente si! non credo nelle persone, sopratutto quelle che si ritengono paladine della verità.
Se in base a questo sono paranoica, non lo so...io mi ritengo di più CAUTA. E voi?
Il controllo continuo di tutto, la sospettosità, l' interazione aggressiva, accusante comportano proprio l'atteggiamento ostile temuto dal paranoico, le persone esasperate tendono ad allontanarsi, e il disturbo si amplifica "avevo ragione a non fidarmi!"
Diventando così una catena di malessere che si autoalimenta...
Generalmente questi soggetti evitano di chiedere l'aiuto ad uno specialista se non quando sono in preda a forti stati depressivi, o quando un amico o un parente convince il proprio caro a chiedere aiuto.
La psicoterapia può senza dubbio portare importanti giovamenti nel disturbo paranoide, anche se molto difficile da impostare e vivere con costanza, in quanto l'individuo paranoico tende a non fidarsi di nessuno, quindi nemmeno nel proprio terapeuta.
Antidepressivi, e antipsicotici vengono prescritti per i momenti di delirio e ideazione suicida.
Le mie considerazioni sulla paranoia, sono particolari e forse un po scomode...
Io non ritengo di avere il disturbo paranoide di personalità, non vivo con l'ansia costante che qualcuno cospiri contro di me, ne che qualcuno parli male di me alle mie spalle (anche se ho motivo reale per crederlo :) .
Non vivo con l'ansia di non abbassare mai la guardia o verrò "colpita alle spalle"...
Se mi fido delle persone? Assolutamente no!
Ho imparato per esperienza che l'unica persona di cui mi posso fidare è una, ed è esattamente l'immagine che vedo riflessa ogni mattina quando mi guardo allo specchio!
Se credo che la maggior parte delle persone (escluse poche) siano false?
Assolutamente si! non credo nelle persone, sopratutto quelle che si ritengono paladine della verità.
Se in base a questo sono paranoica, non lo so...io mi ritengo di più CAUTA. E voi?
- Ozzy Osbourne canta "Paranoid"
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