La strada del dolore

"All'apice del malessere, sulla strada del dolore dicono esiste una deviazione.
Un luogo aldilà delle recinzioni, oltre il tempo..
Dicono che da lì si odano dolci melodie, come un jux box che di continuo suona la tua canzone preferita, dove l'erba resta sempre verde, i ruscelli scorrono limpidi, un luogo pieno di specchi che riflettono solo ciò che hai di bello, un luogo dove le ferite smettono magicamente di sanguinare..
Guardi giù e 1, 2, 3... non ci sei più!"

Notte



"Ho sonno e continuo a chiedermi perché non sono ancora tornata a casa, ascolto musica da sola nel mezzo di questo mare di cemento.
Vorrei smettere di pensare, andare a letto, rientrare nella mia "gabbia" dorata e stretta, ma la città è hard durante la notte quando tutti dormono e nessuno mi osserva, quando non mi devo giustificare con nessuno sembra diventare un enorme backstage, il "dietro le quinte" dello stesso spettacolo che ogni giorno metto in scena.
La notte mi cambia la faccia, e sotto le stelle sembra tutto diverso, e camminando in questo mare di cemento ricordo gli incubi che avevo da bambina, quando i mostri erano sotto il letto, e penso ad ora che sono cresciuta e i mostri mi albergano dentro...
E nuovamente penso, che non voglio più che arrivi il giorno, che non voglio più vedere volti grigi, sguardi inquisitori, e persone che si salutano sorridendo solo per semplice cortesia e ignorandosi gentilmente proseguono.."



                                                                                           - Lady Stardust Reed  -

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