Schizofrenia paranoide -Tra deliri e allucinazioni

schizofrenia paranoideLa schizofrenia paranoide è una dei sottotipi di schizofrenia.


La caratteristica comune di questa grave malattia mentale, sono le allucinazioni auditive, sentire cose che non hanno nulla di reale.

Chi soffre di questo tipo di schizofrenia, ha di fatto una qualità della vita quotidiana migliore di chi soffre di altri tipi di schizofrenia, ma è comunque una grave condizione che può portare al suicidio, e a gravi comportamenti di autolesionismo.


Allucinazioni auditive, ansia, rabbia, paranoie (come credere che un famigliare voglia avvelenarli o farli del male) scatti violenti, comportamenti autolesivi, mancanza di empatia, sono i sintomi più frequenti della schizofrenia paranoide.

I deliri paranoici ad esempio credere che il governo stia cospirando contro di loro, che qualcuno spii le loro conversazioni telefoniche...

Manie di grandezza come credere di essere la reincarnazione di Gesù, o essere un personaggio famoso, credere di modificare col pensiero, il pensiero altrui...

Talvolta i deliri possono causare un comportamento aggressivo e violento, per questo chi soffre di schizofrenia paranoide è spesso soggetto a TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio).

Se non curata la schizofrenia paranoide comporta gravi problemi sociali, emotivi, e talvolta legali; essendo una malattia grave e invalidante compromette la capacità di lavorare o di studiare, crea conflitti famigliari.

Il comportamento talvolta violento mette a rischio di problemi legali quali incarcerazione, il comportamento autodistruttivo e lesivo induce in alto rischio di dipendenza da droga e alcool.

La schizofrenia paranoide non è sempre facile da diagnosticare, in quanto i sintomi sono simili a quelli di altri disturbi psichici.

Generalmente vengono prese in considerazione le allucinazioni auditive, che in questo disturbo sono veramente frequenti, e il pensiero paranoide (la continua paura che qualcuno voglia farli del male).

Questo disturbo psichico ha un decorso cronico, e necessita di continue cure anche nei periodi in cui ci si sente meglio.

Nella maggior parte dei casi viene prescritto un ricovero, spesso mirato a inquadrare la giusta terapia, vengono prescritti antipsicotici, talvolta anche associati ad antidepressivi.

In alcuni casi, viene usata ancora oggi la terapia elettroconvulsiva.

Pratica a mio avviso barbara, che dovrebbe essere del tutto abbandonata.

L'elettroshock, cioè induzione volontaria di convulsioni provocate a seguito di scosse elettriche deliberatamente indotte attraverso il cervello del paziente!


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