tag:blogger.com,1999:blog-84484585190236301782024-02-06T21:33:42.673-08:00Labirinti Psichici - Il lato oscuro della menteQuesto blog è ideato per te che resti solo in un angolo della casa con il Valium tra le mani, per te che dici "va tutto bene" anche se ti senti morto dentro, per te che vorresti contare fino a tre aprire gli occhi e scomparire, per te che senti di essere niente se non l'ombra, per te che ti domandi "c'è qualcuno dall'altra parte del muro?".
Questo blog è per te, che come me, stai camminando su una fune sospesa tra normalità e follia in attesa di un colpo d'aria.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.comBlogger38125tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-46809191977378835842018-01-05T10:20:00.001-08:002018-01-07T04:26:27.328-08:00 Depersonalizzazione: Quando sei spettatore della tua vita<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNhx04fvPXf6Z-pxP2vEo_3-v2715YnOQU2vNBewdfWFQxJNyEvfh8bKaidl-wogr452RkniKOlrm9-a8dPQA5-8jCAmwpwbHbogwrxjErxV9Fhtjpcvw_J6DJgisKljI4w_P8tAU99Jn2/s1600/sdopp.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="depersonalizzazione" border="0" data-original-height="180" data-original-width="281" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNhx04fvPXf6Z-pxP2vEo_3-v2715YnOQU2vNBewdfWFQxJNyEvfh8bKaidl-wogr452RkniKOlrm9-a8dPQA5-8jCAmwpwbHbogwrxjErxV9Fhtjpcvw_J6DJgisKljI4w_P8tAU99Jn2/s320/sdopp.jpg" title="depersonalizzazione" width="320" /></a></div>
Avete mai pensato di essere spettatori inconsci della vostra vita?<br />
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Di vedere tutto scorrere davanti, come in un film?</div>
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Un film bizzarro che parla di voi, ma dove siete solo degli osservatori che non ne prendono parte?</div>
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Non dev'essere piacevole, vero?</div>
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Quanto meno angosciante.</div>
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Eppure ci sono persone che questa sensazione la vivono nel più totale silenzio.</div>
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La <b>depersonalizzazione </b>è uno stato psichico persistente, o ricorrente in cui l'individuo colpito si sente <b>distaccato dai propri processi mentali</b> o dal proprio corpo.</div>
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Nella<b> depersonalizzazione </b>capita di sentirsi staccati da aspetti di se che prima erano noti, ed improvvisamente non lo sono più: sentimenti, emozioni, sensazioni...</div>
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Pensieri che solitamente riconoscevamo come nostri e personali, improvvisamente diventano estranei.</div>
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Nei casi più importanti, si può sperimentare la sensazione di vivere in un sogno, di essere come un robot che funziona in modo autonomo <b>dissociato dal proprio volere</b> e dai propri movimenti.</div>
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Difficoltà nel ricordare in maniera vivida fatti reali, sensazione che il tempo scorra troppo veloce o troppo lento, calo della libido, sensazione di essere estranei a ciò che accade intorno...</div>
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Non è insolita un acutizzarsi della<b> <a href="http://www.crescita-personale.it/disagio-psicologico/1912/ruminazione-mentale/1711/a" rel="nofollow" target="_blank">ruminazione mentale</a> </b>(stato psicologico in cui l'individuo cade in una profonda ossessione di pensiero circa la propria esistenza o riguardante la percezione del mondo circostante).</div>
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Spesso lo <b>stato di depersonalizzazione </b>è preceduto da forte stress, o da un forte trauma (abuso sessuale, violenza...)</div>
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In alcuni casi, <b>la sensazione di essere distaccati da sé </b>è preceduta da un forte attacco di panico, e seguita da uno sviluppo rapido di <b>comportamenti fobici</b>.</div>
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Quest' esperienza provoca una forte inquietudine e una forte angoscia, l'individuo avrà quindi ricorrenti attacchi di panico e di ansia generalizzata.</div>
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Non di rado la diagnosi di <b>disturbo di depersonalizzazione </b>tarda ad arrivare, perché chi la sperimenta può cadere nella paura di essere diventato pazzo ( aggettivo che personalmente vorrei bandire dal vocabolario) </div>
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Come possiamo immaginare non è facile presentarsi in clinica, o dire serenamente ad amici e parenti:"mi sento distaccato da me stesso".</div>
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Anche, e sopratutto perchè nel <b>disturbo di depersonalizzazione</b>, contrariamente al disturbo psicotico, non si verifica il distacco dalla realtà ( l'individuo in stato di depersonalizzazione comprende benissimo che il suo vissuto di estraneità non è reale).</div>
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Il <b>disturbo di depersonalizzazione</b> provoca malessere profondo, disagio clinicamente significativo e forte compromissione dei rapporti personali e lavorativi.</div>
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E' importante quindi parlare con uno specialista ed evitare per quel che è possibile di cadere nel pensiero ossessivo, nella paura di avere danni cerebrali o di aver' perso il lume della ragione.</div>
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Nei casi acuti e particolarmente gravi, può essere necessaria l'ospedalizzazione.</div>
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La terapia <b>cognitivo comportamentale </b>si è rivelata molto efficace in quanto aiuta a modificare credenze disfunzionali.</div>
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La <b>psicoterapia sensomotoria </b>mira invece al recupero degli stati motori incontrollati dovuti al disturbo stesso.</div>
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E voi? avete mai avuto questa angosciante esperienza?</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-36258879551543163532017-01-27T09:50:00.001-08:002017-01-27T09:51:07.247-08:00Disturbo da personalità multipla - Le tre persone dentro me<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtiKSgIcSVFNgDdQ3s_gXl5aMXmj7M3uFuvx5KKoe0L12CBFkybbSaKVxmlVEr59p-BM7EiXtI10CsRyVGKlnd8VPgY2y9TOFPvFtlgpu8nBhmmdImgs90lrvr85CTEjQY1BLNLuaqQuJW/s1600/jeck.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo personalità multipla" border="0" height="175" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtiKSgIcSVFNgDdQ3s_gXl5aMXmj7M3uFuvx5KKoe0L12CBFkybbSaKVxmlVEr59p-BM7EiXtI10CsRyVGKlnd8VPgY2y9TOFPvFtlgpu8nBhmmdImgs90lrvr85CTEjQY1BLNLuaqQuJW/s320/jeck.jpg" title="disturbo personalità multipla" width="320" /></a>È senza dubbio il disturbo di personalità di cui tutti abbiamo sentito parlare in modo più o meno realistico o romanzato.<br />
<br />
Il <b>disturbo dissociativo di personalità</b> o <b>disturbo da personalità multipla</b>, è un grave disturbo caratterizzato da due o più personalità che coesistono nello stesso individuo e che in modo ciclico ne "pilotano" il comportamento e il pensiero.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Le azioni, i pensieri, le modalità di comportamento della personalità secondaria sono solitamente molto diversi da quelli abituali.<br />
<br />
Chi soffre di questo disturbo, cade in una sorta di amnesia (non meglio spiegabile) nel quale dimentica letteralmente avvenimenti del passato, notizie personali importanti, come se tutto ciò è, non fosse mai stato.<br />
<br />
Non sono rari i casi in cui l'esordio della malattia è preceduto da una <b>fuga dissociativa</b> nella quale ci si allontana improvvisamente da casa senza alcun preavviso, con l'incapacità di ricordare la propria identità o credendo di essere qualcun altro.<br />
<br />
Questi <b>episodi di dissociazione</b> possono durare poche ore, giorni e addirittura mesi, nel quale spesso l' individuo appare disorientato e in stato confusionale.<br />
<br />
Nei casi gravi, più di due personalità coesistono alternando il loro manifestarsi.<br />
<br />
Uno dei casi più conosciuti fu quello di Karen Overhill che alla fine degli anni 90 raccontò la sua storia narrando delle sue 17 personalità.<br />
<br />
Spesso il <b>disturbo dissociativo di personalità</b> coesiste con il<b> disturbo borderline</b> o con la<b> schizofrenia</b>.<br />
<br />
In questi casi più diagnosi concomitanti creano <b>lo stato dissociativo</b>.<br />
<br />
Talvolta i sintomi del <b>disturbo di depersonalizzazione</b> sono presenti anche nel <b>disturbo borderline</b>.<br />
<br />
Nel <b>disturbo di depersonalizzazione</b> nonostante resti un buon contatto con la realtà e non vi è presente uno stato psicotico si ha la sensazione ricorrente di essere staccati dal proprio corpo, o dai propri meccanismi mentali.<br />
<br />
Ho vissuto sulla mia pelle momenti di <b>depersonalizzazione</b> in cui non ho mai perso il principio di realtà, ma in cui avvertivo un improvviso e allarmante cambiamento del pensiero e del emotività.<br />
<br />
Questo lieve stato di <b>depersonalizzazione</b> non è raro nelle <b>personalità borderline</b> e tende a risolversi in poche ore o pochi giorni a differenza della <b>schizofrenia</b> in cui la <b>depersonalizzazione </b>può diventare molto più invalidante e far perdere il principio di realtà sfociando in una <b>psicosi</b>.<br />
<br />
Nel <b>amnesia dissociativa</b> invece persiste un incapacità di ricordare importanti informazioni su se stessi a seguito di un trauma, o a seguito di un periodo di forte stress.<br />
<br />
I casi più frequenti sono quelli<b> </b>di un episodio di <b>disturbo dissociativo </b>o episodi di <b>dissociazione</b> non abbastanza ricorrenti o gravi da poter porre una delle diagnosi sopraindicate.<br />
<br />
Sembra che molte delle persone con <b>disturbo dissociativo del identità </b>abbiano subito un trauma importante nell'infanzia o abbiano vissuto in una famiglia disfunzionale.<br />
<br />
La cura più adatta per questo disturbo rimane la psicoterapia mirata a reintegrare le parti scisse del sé dissociato, spesso concomitante ad ansiolitici e antidepressivi. Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-81476880628021567732017-01-03T12:18:00.000-08:002017-01-03T12:18:02.424-08:00Delorazepam - Quel dolce fluttuare mentale (esperienza personale)Ascoltando i Pink Floyd sul divano, fuori fa freddo e non sono dell' umore adatto per fare nulla..<br />
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Mi resta che amaramente vivere, stare nel mondo.</div>
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Eh già non è serata!</div>
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Avete presente quei momenti in cui il mondo vi sembra ovattato, come ricoperto da una coltre di nebbia?</div>
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Quando vi sembra di essere dentro una bolla di vetro, e la tristezza vi pervade?</div>
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E poi ascoltate musica, depressi... NIENTE HA PIU' SENSO!</div>
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MA PERCHE' IL TEMPO NON PUO' SCORRERE INDIETRO?</div>
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Sto qui a chiedermi che cosa è cambiato, nel "prima" quando andava un po meglio almeno emotivamente, quando sembrava che ero forse non infondo al tunnel... ma a metà.</div>
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E ancora ascolto i Pink Floyd, e una lacrima scende dai miei occhi...sfiora le labbra e ne sento il sapore.</div>
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Ma quante volte l'ho sentito questo sapore!</div>
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Eh si, sono depressa, angosciata!</div>
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Mi sento persa, ma persa dove?</div>
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Vorrei credere in qualcosa...ma in cosa?</div>
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Non è essere borderline, non è bipolarismo, non è essere pazzi.</div>
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LA VITA RENDE PAZZI!</div>
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E la musica ancora continua, e mi sento sola in una strada desolata che non si incrocia che nessun' altra strada, un vicolo cieco dove non entra nessuno.</div>
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Poi il pensiero va nuovamente lì...</div>
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Troppe delusioni, troppo dolore: Non ne ho più voglia! </div>
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Sono senza forze!</div>
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Mi alzo, ancora lacrimando: "Non voglio pensare!"</div>
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Ti prego Dio cancella la mia memoria, cancella ogni elemento, portalo via con te, dammi ricordi nuovi, rendi vergine il mio cervello!</div>
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E torno qui, sola con la mia "soluzione" in forma liquida.</div>
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Trenta gocce di Delorazepam, e piano piano arriva quel lieve sollievo, quel alleggerimento allo stomaco, quel nodo che si scioglie.<br />
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Il respiro riprende regolare</div>
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La testa gira in un dolce fluttuare leggero, ma i pensieri non fanno più poi così male, e anche se sono sola non importa più...</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/nDbeqj-1XOo/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/nDbeqj-1XOo?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
La musica continua, e aspetto solo faccia effetto...<br />
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Chissà se qualcuno può capire :( </div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-13329051002782247992017-01-02T05:28:00.002-08:002017-01-02T05:29:43.641-08:00Pseudologia Fantastica - I bugiardi patologici<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo7V3eLQnrxEMgdsJNUs0ge_QngRc0dgCRwiLKo1UULcgB0r5bE_chAaBUHNX3zqLM25DSP9ecRgmE45BAfsMglgLIMy1J1fAiUSVnQoa_1FcbHj-bgUaSUlnRF27MudOLpyD9g6f5LoMy/s1600/070512-02.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="pseudologia fantastica" border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo7V3eLQnrxEMgdsJNUs0ge_QngRc0dgCRwiLKo1UULcgB0r5bE_chAaBUHNX3zqLM25DSP9ecRgmE45BAfsMglgLIMy1J1fAiUSVnQoa_1FcbHj-bgUaSUlnRF27MudOLpyD9g6f5LoMy/s320/070512-02.jpg" title="pseudologia fantastica" width="320" /></a>Chiunque prima o poi nel corso della propria vita, incontra un vero e proprio bugiardo irriducibile.<br />
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Sono quasi certa che qualcuno, mentre sta leggendo il mio post proprio in questo momento sta pensando: "eh già il mio ex/ la mia ex!"</div>
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In realtà esiste qualcosa di più complesso e patologico dell' ex con la "sindrome di Pinocchio".</div>
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La <b>pseudologia fantastica.</b></div>
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Non è ancora ben chiaro se chi soffre di questo disturbo abbia integra la capacità di pensare in modo logico, in psicologia questo disturbo è ancora fonte di studio.</div>
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Nella <b>pseudologia fantastica</b> vi è un impulso e un desiderio di mentire incontenibile, che va oltre il normale volere dell' individuo stesso.</div>
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Mi spiego meglio, le menzogne del <b>bugiardo patologico</b> non hanno un fine, ne un secondo fine.</div>
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A tutti capita di mentire (chi afferma di non mentire mai sta già mentendo).<br />
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Ma quando lo si fa, è solitamente diretto a uno scopo ben preciso come nascondere qualcosa di spiacevole che abbiamo fatto, o accampare scuse perché quel qualcosa non abbiamo assolutamente voglia di farlo e così via...</div>
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Questo non succede in chi soffre di <b>pseudologia fantastica</b> dove la menzogna e continua e fine a se stessa.</div>
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Quindi possiamo dire che nella <b>pseudologia fantastica </b>si ha una <b>compulsione continua a mentire</b>.</div>
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In qualche caso, la bugia raccontata viene vissuta come un sogno a occhi aperti, in cui il paziente si riconosce come se fosse reale.</div>
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Il<b> bugiardo patologico </b>si racconta come protagonista di storie avvincenti e fantasiose, un giorno può <b> </b>raccontare di essere stato a un safari in Africa e essersi trovato faccia a faccia con un leone inferocito.<br />
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O di aver fatto l'incantatore di serpenti.</div>
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Allo stesso tempo, può raccontare storie di incontri galanti e sexy, in situazioni improbabili con persone improbabili.</div>
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Le storie raccontate tendono a dipingere il narratore stesso come un eroe, o come estremamente perspicace, intelligente, fortunato.</div>
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Talvolta invece possono prendere un risvolto drammatico, o da soap opera Americana sempre con al centro degli eventi il<b> bugiardo patologico</b>.</div>
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Le <b>bugie fantastiche </b>possono essere un tentativo di ridurre lo stress, o di compensare un senso di vuoto e inadeguatezza interiormente profondi.</div>
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Chi soffre di questo disturbo riconosce parzialmente di aver mentito, nel caso in cui qualcuno fornisca prove del fatto che stanno mentendo o che hanno mentito, ma solitamente l'ammissione non avviene con facilità.</div>
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Talvolta coprono la menzogna con un altra menzogna entrando in un circolo che si autoalimenta.</div>
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I <b>bugiardi patologici</b> riescono comunque a mantenere un buon livello di buonsenso e cognizione in situazioni di vita quotidiana in cui non vengano coinvolti direttamente.</div>
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Per questo la medicina afferma che la <b>pseudologia fantastica</b> sia un <b>disturbo compulsivo e comportamentale</b>.</div>
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Alcuni <b>bugiardi patologici </b>sono professionisti di successo, persone completamente realizzate.</div>
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Non sono rari i casi in cui chi soffre di <b>pseudologia fantastica</b> abbia tentato il suicidio o si sia addirittura suicidato dopo essere stato scoperto e messo alle strette.</div>
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Nei casi gravi, l'individuo può arrivare a basare intere relazioni, o addirittura la propria vita su un castello di menzogne compulsivo inesorabilmente destinato a crollare spesso con conseguenze personali devastanti.</div>
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Pare che questo disturbo sia più riscontrabile in persone che soffrono di <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/disturbo-istrionico-personalita.html" rel="nofollow" target="_blank">disturbo istrionico di personalità</a>.</div>
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Le cure per questo problema?<br />
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Vanno solitamente in base al disturbo concomitante di fondo, ma nel caso non ce ne fosse nessun altro, vengono indicate la psicoterapia.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-29653156579961824242016-12-29T12:19:00.001-08:002016-12-29T14:00:23.587-08:00Attacchi di rabbia - Vi racconto la mia rabbia borderline<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWqYgc2GTC2R-NCdGxaTE6zUBGVXxsc-YPcUGs4KjsGwcsVGLwS3DWjGVUbB76l766c4LreJE8NqOaFD8Xnj4_mJuUp8oTqKLZ8Vb6PyGMWKMRiD4SFppsE1RjRRX2FUhiyZ7nnDev5Gs8/s1600/rabbia-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="attacchi di rabbia" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWqYgc2GTC2R-NCdGxaTE6zUBGVXxsc-YPcUGs4KjsGwcsVGLwS3DWjGVUbB76l766c4LreJE8NqOaFD8Xnj4_mJuUp8oTqKLZ8Vb6PyGMWKMRiD4SFppsE1RjRRX2FUhiyZ7nnDev5Gs8/s320/rabbia-1.jpg" title="attacchi di rabbia" width="256" /></a>Gli<b> attacchi di rabbia</b>, quante volte ho provato questa sensazione...<br />
<br />
Quel calore che sale velocemente dal fondo delle gambe, e si ferma allo stomaco blocca il respiro.<br />
<br />
Per quel che mi riguarda è una delle sensazioni più brutte del mondo, sopratutto se non vi è modo di sfogarla.<br />
<br />
Tante volte mi sono sentita dire dallo psicoterapeuta: "i tuoi sono i tipici <b>attacchi di rabbia borderline</b>!"<br />
<br />
Ma sinceramente, per me ero semplicemente incazzata senza tanti rigiri di parole ne associazione rabbia - diagnosi.<br />
<br />
Non so voi, ma i miei attacchi di rabbia sono piuttosto pesanti, e solitamente fanno più male a me che al soggetto verso il quale li dirigo.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Nel<b> disturbo borderline</b> gli <b>attacchi di rabbia</b> sono descritti come scoppi di ira immotivati, che durano solitamente poche ore o non più di un giorno.<br />
<br />
Beh posso dire che per quel che mi riguarda, nonostante la mia diagnosi sia<b> sindrome della personalità borderline</b>, gli attacchi di rabbia non sono mai immotivati, e solitamente arrivano quando qualcuno o qualcosa non è "al altezza" delle mie aspettative (magari la colpa è mia, ho idealizzato troppo una situazione o qualcuno, forse è la fase di <b>idealizzazione/ svalutazione borderline</b>).<br />
<br />
Altre volte (e quelle sono le volte in cui fanno veramente male, a me ovviamente) l'<b>attacco di rabbia</b> arriva a seguito di una grande e profonda delusione.<br />
<br />
Quella delusione che lascia dentro un dolore così desertico, un cratere emotivo che riesco a colmare solo con una <b>forte rabbia</b>.<br />
<br />
Inevitabile dire che, quelli come me e magari come te che stai leggendo, si lasciano andare alla <b>rabbia</b> riescono a ritrovarsi durante una discussione dalla parte del torto, e mai della parte della ragione anche se forse forse qualche volta l'abbiamo.<br />
<br />
Vi parlo dei miei attacchi di rabbia; solitamente dopo una causa scatenante (non escludo che forse qualcun altro non si arrabbierebbe per cose che a me fanno infuriare) l' ansia sale, sale, come vi descrivevo prima un calore mi dalle gambe allo stomaco...<br />
<br />
Ci provo ad eluderla, ma più ci provo e più l'ansia sale.<br />
<br />
Quindi mi "lascio andare" alla <b>rabbia</b>, a dire tutto ciò che penso senza peli sulla lingua, a esagerare (talvolta sfogo dicendo anche cose che non penso) e più la<b> rabbia si sfoga </b>con l'eloquio e talvolta ammettiamolo, con turpiloquio, più il nodo allo stomaco si scioglie...<br />
<br />
Piano piano se ne va, liberandomi di tutta l'ansia accumulata.<br />
<br />
All'inizio un senso di lieve "soddisfazione" e liberazione mi pervade, ma dopo poche ore sale un altra ansia: quella di avere ferito chi ho davanti, quella di non essere più perdonata, quella di non avere mantenuto il controllo...ANCORA!<br />
<br />
E forse questo è tipico proprio dei <b>borderline</b>.<br />
<br />
Purtroppo molto spesso la <b>rabbia sfogata senza filtri</b> o come amano chiamarla i medici <b>rabbia borderline</b> ci fa passare da pseudo mostri o persone cattive.<br />
<br />
Quello che gli altri non sanno, è quanto ci faccia soffrire tutto questo, quanto ci faccia male non riuscire a gestire questa emozione, e quanto ci faccia male talvolta non riuscire a dire ciò che si ha dentro se non con espressioni di rabbia.<br />
<br />
La realtà è che talvolta le "vittime" della nostra rabbia, fanno finta di perdonarci, ma non è così.<br />
<br />
Lo so io, e lo sapete anche voi!<br />
<br />
Le parole non scivolano addosso, le azioni nemmeno e anche quando vogliono farci credere che è così, non lo è mai.<br />
<br />
Altre volte invece, chi conosce la nostra diagnosi la usa come un alibi: "sei <b>borderline</b> questa è una reazione esagerata".<br />
<br />
Peccato che non hanno capito che le prime persone a soffrirne siamo noi...<br />
<br />
Borderline di tutto il mondo, io vi assolvo :)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-58274516936541821482016-12-28T13:12:00.001-08:002016-12-29T12:36:56.584-08:00Disturbo schizoide di personalità - L'indifferente incompreso<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhFWIrgmUh7Cq1b5Fva7DN2P6nAwdJLC9VUf9ZiGEnejfyYk7ctDddcgJ5VvMKkV1YHwuBGofux5kjmEaUEsF_b-9D-kZiAqqwLbeWgYIGwj7MhzyfH8zIomkpj2WS2ML2zx7zA3MCZmYX/s1600/6f8d7f3015dfc890841cc7e033423ab4.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo schizoide di personalità" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhFWIrgmUh7Cq1b5Fva7DN2P6nAwdJLC9VUf9ZiGEnejfyYk7ctDddcgJ5VvMKkV1YHwuBGofux5kjmEaUEsF_b-9D-kZiAqqwLbeWgYIGwj7MhzyfH8zIomkpj2WS2ML2zx7zA3MCZmYX/s320/6f8d7f3015dfc890841cc7e033423ab4.jpg" title="disturbo schizoide di personalità" width="320" /></a>Se esiste un disturbo del quale posso veramente parlare all'infinito è il <b>disturbo schizoide di personalità</b>.<br />
<br />
Non perché sia la mia diagnosi, tutt'altro ma perché per un lungo periodo di tempo ho avuto a che fare con un tipo di personalità simile.<br />
<br />
Per la privacy preferisco non dire in che modo, ne se la persona in questione è uomo o donna...<br />
<br />
Il <b>disturbo schizoide di personalità</b> è caratterizzato dalla difficoltà di avere relazioni sociali, e dalla quasi totale assenza di desiderio di stabilirne.<br />
<br />
Le persone che soffrono di questo disturbo hanno veramente pochi amici, pochi conoscenti e non desiderano nemmeno averne.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Evitano di lavorare a contatto con il pubblico, o in luoghi dove devono interagire con qualcuno, preferiscono essere in disparte.<br />
<br />
Solitamente non si coinvolgono in relazioni amorose, o intime, tendono a non costruirsi una propria famiglia e nessun legame.<br />
<br />
Apatici, difficilmente chi soffre di<b> disturbo schizoide</b> esprime apertamente un sentimento che sia positivo o negativo, estremamente riservati, e quasi impermeabili alle critiche altrui.<br />
<br />
Questo disturbo è caratterizzato principalmente dall'incapacità di vivere una vita affettiva, e compromette la sfera emotiva ambito dove si manifesta solitamente.<br />
<br />
Le persone con <b>disturbo schizoide</b> appaiono fredde e distaccate, nel ambito lavorativo (sempre che si tratti di un lavoro "solitario" ) possono essere brillanti e riscuotere molto successo.<br />
<br />
Le persone con questo disturbo, provano distacco nei confronti degli altri, vivono un senso costante di lontananza, e mancano di interesse verso un legame profondo con un possibile partner.<br />
Si sentono spesso "piatti" privi di qualsiasi desiderio, "anaffettivi".<br />
<br />
Vivono uno scarso desiderio sessuale.<br />
<br />
Sperimentano spesso sensazione di freddezza, e indifferenza.<br />
<br />
Visto dal esterno un soggetto con <b>disturbo di personalità schizoide </b>può apparire un "cyborg" privo di emozione, incapace di reagire anche alla rabbia e alle provocazioni dirette, per esperienza personale posso dire che non è così...<br />
<br />
Credo abbiano un incapacità di fondo di capire veramente le loro emozioni...e qui vorrei scrivere una muta riga di tristezza.<br />
<br />
Purtroppo le conseguenze dirette per chi soffre di questo disturbo sono l'isolamento sociale, difficoltà lavorative importanti, difficoltà a rispondere in modo idoneo agli eventi della vita.<br />
<br />
L'incapacità di reazione attiva, conduce questi soggetti a subire passivamente avvenimenti anche negativi.<br />
<br />
Posso dire con certezza che, nonostante chi soffre di <b>disturbo schizoide </b>ha la capacità cognitiva integra ( non soffre di<a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/verita-o-illusione.html" target="_blank"> allucinazioni e deliri</a> come nella <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/mille-voci-nel-cervello-schizofrenia.html" target="_blank">schizofrenia,</a> o nel disturbo <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/disturbo-schizoaffettivo-tra-psicosi-e.html" target="_blank">schizoaffettivo </a>) raramente chiede aiuto, o si rende conto di avere bisogno di aiuto.<br />
<br />
Molto spesso anche le persone attorno al paziente <b>schizoide</b> non si rende conto quanto grave sia la situazione, e se nella conoscenza con l'altro non si scava un po di più nel profondo, può sembrare di avere a che fare con una persona particolarmente fredda e solitaria.<br />
<br />
Solo col tempo si capisce di avere a che fare con una persona<b> schizoide</b>...<br />
<br />
La persona con cui ho avuto per molto tempo a che fare, ha chiesto aiuto?<br />
<br />
La risposta è sì, ma ciò nonostante non ha avuto alcun giovamento, anche perché non ha mai desiderato veramente di intraprendere una terapia proprio per questa "scorza dura" che hanno gli <b>schizoidi .</b><br />
<b><br /></b>
In questo caso, questa persona ha continuato a vivere senza stringere amicizie, e senza desiderare di avere qualcuno vicino; ne una famiglia, ne altro...<br />
<br />
Comunque, il trattamento di scelta è la<b> psicoterapia individuale </b>e la <b>psicoterapia di gruppo</b> nel quale spesso il paziente <b>schizoide</b> riesce ad aprirsi dopo un lungo periodo di silenzio e talvolta a stringere amicizia.<br />
<br />
Anche la <b>psicoterapia cognitivo comportamentale</b> è risultata efficace, nel "sostituire" meccanismi di pensiero disfunzionale.<br />
<br />
Nel<b> disturbo schizoide</b> non vengono solitamente prescritti psicofarmaci.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-21447888590974781862016-12-28T07:23:00.001-08:002016-12-28T12:30:04.301-08:00Disturbo di personalità evitante - La paura di non valere niente<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLGB5sB1XRrx2pAPqj7f38itoMk1yr6mg7NfR5hL9wLeoTTOo7Sf1u80MaB9s0u9Fk6V3eb4cRK1YGa7rJvn8iiDMnOHyxf-O9VuKL-ZmwR5p22vXWMkhoH_ISBLPQx92ZAsBgGa6n49Wg/s1600/disturbo-evitante-personalit-milano.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo personalità evitante" border="0" height="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLGB5sB1XRrx2pAPqj7f38itoMk1yr6mg7NfR5hL9wLeoTTOo7Sf1u80MaB9s0u9Fk6V3eb4cRK1YGa7rJvn8iiDMnOHyxf-O9VuKL-ZmwR5p22vXWMkhoH_ISBLPQx92ZAsBgGa6n49Wg/s320/disturbo-evitante-personalit-milano.jpg" title="disturbo personalità evitante" width="320" /></a>Capita a tutti talvolta, in alcuni contesti di vita quotidiana di sentirsi inadeguati, e di avere una bassa autostima.<br />
<br />
Questo capita sopratutto dopo quello che noi consideriamo un fallimento o un rifiuto.<br />
<br />
Se veniamo lasciati dalla persona che amiamo, se non veniamo ritenuti idonei durante un colloquio di lavoro, dopo un evento negativo, una causa scatenante è normale vivere sentimenti di inadeguatezza.<br />
<br />
Nel <b>disturbo di personalità evitante</b>, la sensazione di non valere niente, o molto poco l'inadeguatezza, la paura eccessiva di fallire, l'ipersensibilità alle critiche, sono profondamente radicate e vissute in modo continuo e non come conseguenza di un evento.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
La sensazione continua di non essere all'altezza, di essere esclusi da ogni contesto, induce chi soffre di <b>disturbo di personalità evitante</b> a prediligere una vita ritirata e solitaria.<br />
<br />
Chi soffre di questo disturbo, si isola in una vita priva di contesti sociali, evita le relazioni, e le emozioni, vive continuamente un <b>malessere di inferiorità</b>.<br />
<br />
In genere queste persone non hanno amici, e non stringono facilmente amicizia, compromettono la carriera lavorativa restando in disparte, non mettendosi in gioco.<br />
<br />
Cercano perennemente di <b>evitare il confronto con gli altri</b>, con la paura costante di vivere umiliazione e imbarazzo, credono che la valutazione negativa da parte degli altri sia inevitabile, quasi un dato di fatto.<br />
<br />
Nei casi in cui riescono a stabilire un rapporto amoroso o un amicizia, tendono a viverlo con sottomissione per la paura di perdere l'unica persona con cui hanno instaurato un legame.<br />
<br />
Nel idea di non interessare a nessuno e di essere inferiori agli altri, diventano evitanti come unico comportamento autoprotettivo.<br />
<br />
Il <b>disturbo di personalità evitante</b> sottopone il soggetto ad un malessere enorme, in quanto vive nel<b> </b>desiderano forte di stringere amicizie, essere a suo agio in contesti sociali, trovare l'amore...<br />
<br />
Chi soffre di questo disturbo, guarda la sua vita scorrere in modo passivo e osserva quella degli altri come fosse spettatore di un film altrui che egli stesso vorrebbe vivere.<br />
<br />
Il <b>disturbo di personalità evitante</b> ha esordio in tarda adolescenza, e qualche volta ha come primo sintomo la<b> timidezza eccessiva</b>.<br />
<br />
Storie di abusi fisici, di violenza infantile, subire atti di bullismo potrebbero essere causa, o esasperazioni di un problema preesistente.<br />
<br />
La cura del <b>disturbo di personalità evitante</b> è difficile.<br />
<br />
Generalmente chi ne soffre viene indirizzato in sedute di<b> psicoterapia individuale</b> o <b>psicoterapia di gruppo</b>, <b>skill training </b>di incoraggiamento e <b>terapia cognitivo comportamentale</b>.<br />
<br />
Nel trattamento dei sintomi di<b> fobia sociale</b> vengono prescritti <b>antidepressivi ricaptatori della serotonina</b>, e <b>benzodiazepine</b> per trattare l'ansia.<br />
<br />
Personalmente non posso non so cosa voglia dire soffrire di questo disturbo, quanto sia angosciante e triste.<br />
<br />
Sono una persona molto aperta, e questo genere di ansia non fa parte di me.<br />
<br />
Posso solo immaginare cosa voglia dire vivere in un costante senso di inadeguatezza, al punto tale da cercare rapporti solo con la propria famiglia, o in ambienti dove ci si sente protetti.<br />
<br />
Credo di non conoscere nessuno con questo problema, persone timide sì, ma <b>personalità evitanti </b>non mi è mai capitato.<br />
<br />
Voi ne conoscete?<br />
<br />
<br />
<b><br /></b>
<b><br /></b>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-20030637020723666882016-12-27T06:27:00.000-08:002016-12-27T06:34:21.967-08:00Disturbo di personalità paranoide - Non fidarsi è meglio!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ0Cg0QKXwuiWt6Y8y5dIR4vuZ6hhID4LRHwTqI3v7LbR_z-1uQIGZDW7RR3Ttzi2y_7DUyWmz2C2JoEmalbUghf1ZJp5P8RZbiYH0ReYXuuGfqRz2nvg9vrlz3fbGTmq-O90yfJiOuk-l/s1600/paranoia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo personalità paranoide" border="0" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ0Cg0QKXwuiWt6Y8y5dIR4vuZ6hhID4LRHwTqI3v7LbR_z-1uQIGZDW7RR3Ttzi2y_7DUyWmz2C2JoEmalbUghf1ZJp5P8RZbiYH0ReYXuuGfqRz2nvg9vrlz3fbGTmq-O90yfJiOuk-l/s320/paranoia.jpg" title="disturbo personalità paranoide" width="320" /></a>Quante volte nel corso della vita, parlando con gli amici ci siamo sentiti dire: "sono in paranoia per..."<br />
<br />
Questa parole, che viene spesso erroneamente usata nel intercalare, durante le conversazioni sta a indicare un qualcosa che ci preoccupa eccessivamente, un pensiero fisso.<br />
<br />
La realtà del<b> Disturbo paranoide di personalità</b> invece, è qualcosa di estremamente più complesso del nostro intercalare dialettico.<br />
<br />
Chi soffre di <b>disturbo di personalità paranoide</b>, percepisce costantemente il mondo attorno a se come qualcosa di minaccioso e malevolo.<br />
<br />
Le azioni degli altri vengono spesso percepite come umilianti e ostili, solitamente questo accadde senza un riscontro plausibile con la realtà.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Il mondo, la società, le persone, tutto questo viene vissuto con diffidenza e ansia, il pensiero costante di chi soffre di questo disturbo è "ce l'ha con me?" "sta parlando di me?".<br />
<br />
Non rari i casi in cui il pensiero ricorrente è quello di essere vittima di una cospirazione.<br />
<br />
Chi soffre di questo disturbo vive costantemente sulla difensiva, e ricerca segnali di falsità e minaccia nelle azioni e nelle parole altrui in modo continuo.<br />
<br />
Estremamente permalosi, ostinati, e polemici, chi soffre di <b>disturbo paranoide </b>può apparire freddo e molto cauto nei modi di fare, sopratutto quando credono di essere criticati.<br />
<br />
La sensazione prevalente in chi soffre di questo disturbo è quella di rischiare un aggressione, una minaccia, un pericolo, talvolta la percezione di pericolo imminente, o di "essere fregati" appena si abbassa la guardia, si trasforma in sensazione di essere derisi da chi si ha intorno, di essere costantemente provocati e disprezzati dalle altre persone.<br />
<br />
Qualche volta possono essere estremamente morbosi, gelosi, e sospettare di essere traditi dal partner senza alcun motivo reale.<br />
<br />
Conseguenza di questa percezione alterata è l'isolamento.<br />
<br />
Il<b> disturbo paranoide</b> ha inoltre due importanti caratteristiche<br />
<br />
<ul>
<li>Incapacità di porsi nella prospettiva altrui, incapacità di capire il punto di vista degli altri</li>
<li>Incapacità di distinguere il mondo esterno da quello interno. Le minacce, gli scherni, vengono vissuti come reali. </li>
</ul>
<div>
Tutto questo dispendio di energie usate per "difendersi" dal mondo esterno, portano l'individuo a soffrire di <b>depressione</b>.<br />
<br />
Il controllo continuo di tutto, la sospettosità, l' interazione aggressiva, accusante comportano proprio l'atteggiamento ostile temuto dal <b>paranoico</b>, le persone esasperate tendono ad allontanarsi, e il disturbo si amplifica "avevo ragione a non fidarmi!"<br />
<br />
Diventando così una catena di malessere che si autoalimenta...<br />
<br />
Generalmente questi soggetti evitano di chiedere l'aiuto ad uno specialista se non quando sono in preda a forti stati depressivi, o quando un amico o un parente convince il proprio caro a chiedere aiuto.<br />
<br />
La psicoterapia può senza dubbio portare importanti giovamenti nel <b>disturbo paranoide</b>, anche se molto difficile da impostare e vivere con costanza, in quanto l'individuo<b> paranoico </b>tende a non fidarsi di nessuno, quindi nemmeno nel proprio terapeuta.<br />
<br />
Antidepressivi, e antipsicotici vengono prescritti per i momenti di <b>delirio </b>e ideazione suicida.<br />
<br />
Le mie considerazioni sulla<b> paranoia</b>, sono particolari e forse un po scomode...<br />
<br />
Io non ritengo di avere il <b>disturbo paranoide di personalità</b>, non vivo con l'ansia costante che qualcuno cospiri contro di me, ne che qualcuno parli male di me alle mie spalle (anche se ho motivo reale per crederlo :) .<br />
<br />
Non vivo con l'ansia di non abbassare mai la guardia o verrò "colpita alle spalle"...<br />
<br />
Se mi fido delle persone? Assolutamente no!<br />
<br />
Ho imparato per esperienza che l'unica persona di cui mi posso fidare è una, ed è esattamente l'immagine che vedo riflessa ogni mattina quando mi guardo allo specchio!<br />
<br />
Se credo che la maggior parte delle persone (escluse poche) siano false?<br />
<br />
Assolutamente si! non credo nelle persone, sopratutto quelle che si ritengono paladine della verità.<br />
<br />
Se in base a questo sono paranoica, non lo so...io mi ritengo di più CAUTA. E voi?<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Ozzy Osbourne canta "Paranoid"</li>
</ul>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Slb-rCdXtsE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Slb-rCdXtsE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-21603640656415799772016-12-26T11:53:00.000-08:002016-12-26T11:54:44.247-08:00Merry Christmas! eh sì... Merry Christmas! <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh07kBhzIb3bvDY05KNZMakgZfWMGP7DihTFkkHtlINFGunjYhcQk1SU_EK-SuQGI155u8DeG6QH0zXcOGwc0K1URZJAZtlqliIPYSwPNPlLk_godel6vlQxiFVxNXrGuuc6GN_L3How77J/s1600/SogniNatale1.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Merry Christmas" border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh07kBhzIb3bvDY05KNZMakgZfWMGP7DihTFkkHtlINFGunjYhcQk1SU_EK-SuQGI155u8DeG6QH0zXcOGwc0K1URZJAZtlqliIPYSwPNPlLk_godel6vlQxiFVxNXrGuuc6GN_L3How77J/s400/SogniNatale1.gif" title="Merry Christmas" width="400" /></a></div>
Ce di più...ce molto di più dei problemi psichici...<br />
<br />
Ce di più...ce molto di più delle conformità quotidiane...<br />
<br />
Ce molto di più di chi accetta la "sua diagnosi" e si adatta a sintomi che forse non sono nemmeno i suoi...<br />
<br />
Ci si alza ogni mattina, e ci si affida a quel piccolo misurino di sciroppo, a quelle tre pillole antidepressive...<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
"Sono Borderline!"<br />
<br />
" Sono Bipolare!"<br />
<br />
" Sono Schizofrenico!"<br />
<br />
Soffro di una fottuta dipendenza affettiva, continuiamo a dire a noi stessi cosa siamo, continuiamo a sentirci ripetere cosa siamo.<br />
<br />
Ma è davvero così? è davvero tutto qui?<br />
<br />
Come si chiama chi dentro sente il vuoto? Quale nome dà lo psichiatra a chi sente una voragine<br />
infinita al centro dello stomaco?<br />
<br />
A chi arranca ogni giorno, a chi cerca di arrivare alla sera senza farsi troppo male?<br />
<br />
A chi piange nel bagno, poi si asciuga le lacrime in silenzio, e dice: "va tutto bene!"<br />
<br />
Esisterà una cura per chi non ne può più? Per chi sente il silenzio intorno a se...<br />
<br />
Per chi come me, il silenzio lo sente dentro e cerca di riempirlo con il più assurdo dei rumori!<br />
<br />
Ma sarà vero che abbiamo dei problemi psichici, o vediamo solo le cose come stanno in realtà?!<br />
<br />
BUON NATALE A chi questa sera non sa più a cosa pensare, a chi ricorda e continua a stare male, a chi sente il bisogno di gridare, a chi non versa una lacrima ma è dilaniato dentro...<br />
<br />
BUON NATALE A chi fugge da se stesso, a chi non ne può proprio più, a chi vorrebbe volare via, e ancora volare, volare, volare lontano da tutto...<br />
<br />
BUON NATALE A chi ancora si chiede se ce una mano pronta ad afferrare la propria, a chi vorrebbe essere FELICEMENTE <br />
insensibile...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-78251935379230777612016-12-24T07:05:00.001-08:002016-12-24T13:00:40.927-08:00Disturbo Schizoaffettivo - Tra psicosi e depressione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKPjHuNJYEPMg53FRQy6UXlMaz2rkpr4ZukaleLxbnO80lUYb4-eqXWvvmXISFISr4EBgNnNzj8Lgd3LfAKrdO_NsI-CEbUWsjLO2sTRyXySORYDg2tE1lazNHSFhaELU3GCBCf_8yBWlZ/s1600/psicosi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo schizoaffettivo" border="0" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKPjHuNJYEPMg53FRQy6UXlMaz2rkpr4ZukaleLxbnO80lUYb4-eqXWvvmXISFISr4EBgNnNzj8Lgd3LfAKrdO_NsI-CEbUWsjLO2sTRyXySORYDg2tE1lazNHSFhaELU3GCBCf_8yBWlZ/s320/psicosi.jpg" title="disturbo schizoaffettivo" width="320" /></a>Sintomi<b> psicotici</b>, disturbi del pensiero, <b>ideazione paranoide</b>, <b>disturbi dell' umore </b>che vanno dalla <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/la-depressione.html" rel="" target="_blank">depressione</a>, al <b>umore maniacale</b>.<br />
<div>
<br />
<div>
<b>Psicosi</b>, e <b>sbalzi d'umore</b> contemporanei, o alternanti...</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Isolamento dai contesti sociali, cicli di sintomi gravi seguiti a miglioramento.<br />
.<br />
Il <b>disturbo schizoaffettivo, </b>presenta comunemente le caratteristiche schizofreniche del <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/disturbo-bipolare-day-in-out.html" rel="" target="_blank">disturbo bipolare</a>.</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Si parla di <b>disturbo schizoaffettivo </b>quando un individuo che presenta già i <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/mille-voci-nel-cervello-schizofrenia.html" rel="" target="_blank">sintomi della schizofrenia</a>, presenta anche<b> disturbi dell'umore</b>.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Il disturbo <b>schizoaffettivo</b> quindi è caratterizzato da un periodo ininterrotto di sintomi della schizofrenia, seguiti da una fase di <b>depressione maggiore</b>, una <b>fase maniacale </b>o <b>fase mista</b>.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<ul>
<li><b>Disturbo Schizoaffettivo di tipo Bipolare </b>se il disturbo include un <b>episodio maniacale</b> o <b>misto</b></li>
<li><b>Disturbo schizoaffettivo di tipo Depressivo </b>se il disturbo include solo episodi di <b>depressione maggiore </b></li>
</ul>
</div>
<div>
Altri sintomi del <b>disturbo schizoaffettivo </b>includono: <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/verita-o-illusione.html" rel="" target="_blank">Deliri,</a> allucinazioni auditive, paranoia, disturbi del sonno, <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/-schizofrenia-catatonica.html" rel="" target="_blank">comportamento catatonico</a>, stato confusionale, improvviso aumento di energie (fase maniacale) <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/quel-sollevante-dolore-autolesionismo.html" rel="" target="_blank">pensieri autolesivi</a>, percezione alterata della realtà,<a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/la-depressione.html" rel="nofollow" target="_blank"> depressione</a>...<br />
<br />
Come la schizofrenia il <b>disturbo schizoaffettivo</b> sembra avere origini genetiche, da imputare uno <b>squilibrio di serotonina</b> e <b>dopamina</b>. sostanze che aiutano a determinare l' umore.<br />
<br />
Le persone che hanno un parente con un problema di <b>disturbo schizoaffettivo</b> hanno più probabilità di svilupparlo nel tempo.<br />
<br />
Il <b>disturbo schizoaffettivo </b>comporta nel paziente una grande sofferenza; inoltre chi ne soffre ha più probabilità di sviluppare la schizofrenia, avere il disturbo bipolare, e avere la depressione maggiore.<br />
<br />
Nella cura di questo disturbo, viene solitamente proposta una combinazione di farmaci e psicoterapia.<br />
<br />
Stabilizzatori dell'umore (quando il<b> disturbo schizoaffettivo</b> è di tipo bipolare, viene spesso prescritto il<b> Litio Carbonato</b> o <b>Carbolithium</b>).<br />
<br />
Antidepressivi, nel <b>disturbo schizoaffettivo</b> con depressione sottostante, molto usata la <b>Fluoxetina</b> (<b>Prozac</b>).<br />
<br />
E <b>antipsicotici</b> piuttosto forti, come la<b> Clozapina </b>per tenere sotto controllo i <b>deliri</b> e le <b>allucinazioni</b>.<br />
<br />
Importante a mio avviso quanto il trattamento farmacologico, o forse più, è la possibilità di parlare del proprio disturbo con la propria famiglia e i propri amici, discutere liberamente delle proprie ansie e paure.<br />
<br />
Un amico con<b> disturbo schizoaffettivo</b>, mi raccontò di aver capito che "qualcosa non andava" quando iniziò a sentire chiamare il suo nome dal addetto cassa del supermercato ogni volta che si recava a fare la spesa.<br />
<br />
Ovviamente, le persone che erano con lui gli facevano notare che nessuno aveva chiamato il suo nome e cognome dalla cassa.<br />
<br />
Quelli furono di fatto i primi sintomi di <b>psicosi</b>...<br />
<br />
Ho conosciuto solo lui con questo disturbo, e nel corso del tempo di episodi me ne ha raccontati tanti, alcuni bizzarri, alcuni particolarmente dolorosi.<br />
<br />
Ma ricordo molto bene che, durante le terapie psicologiche, quando nella sala d'attesa ci confidavamo i nostri problemi ( ognuno a suo modo dolorosi, anche se legati a due problematiche molto diverse) non perdeva mai la speranza di stare meglio, e aveva una famiglia a seguito molto comprensiva e veramente priva di pregiudizio.<br />
<br />
Nel corso del tempo ha avuto molti miglioramenti, e ad oggi vive una vita abbastanza serena.<br />
<br />
So che non è facile parlarne, ma lo scopo di questo blog è<span style="color: red;"> abbattere il muro di silenzio riguardo i</span> <span style="color: red;">disturbi psichiatrici,</span> sarebbe costruttivo <br />
leggere le vostre esperienze...iniziare da qui!<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-2193809419429554652016-12-22T14:27:00.000-08:002016-12-22T14:27:55.813-08:00Test schizofrenia - La maschera cavaDue ricercatori della University College di Londra hanno cercato di capire perché le persone schizofreniche non vengono ingannate da l'illusione ottica nel video sotto.<br />
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13 soggetti affetti da schizofrenia e 16 soggetti sani sono stati monitorati con uno scanner che misura l'attività del cervello mentre gli venivano mostrate immagini tridimensionali di volti concavi e convessi; il risultato è che solo i pazienti schizofrenici hanno riferito di aver visto facce concave (vuote).<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/JLgXTzbZpDQ/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/JLgXTzbZpDQ?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<li>Fonte giochicreativi <a href="http://www.giochicreativi.com/2015/02/illusione-maschera-cava.html" target="_blank">test schizofrenia - illusione della maschera cava</a></li>
</ul>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-58164469398317849082016-12-21T13:41:00.001-08:002016-12-22T13:45:01.051-08:00Bulimia Nervosa - Quando si desidera troppo cibo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_63YwW3BTiyQyjxQHRdv08CZDaSXCSMRD9uvmQmQxcsgav7VhLUcZQPBTvhRL-7VLihfgQXV0wi4CBB2jf6eVl-VPeLCrchLbEO0Bqn9Y3f2xc6FLfLBPkS8466tMs8yRKDWOyvwbfxGg/s1600/tumblr_n8jpcyBA311tgvuwmo1_500.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="bulimia nervosa" border="0" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_63YwW3BTiyQyjxQHRdv08CZDaSXCSMRD9uvmQmQxcsgav7VhLUcZQPBTvhRL-7VLihfgQXV0wi4CBB2jf6eVl-VPeLCrchLbEO0Bqn9Y3f2xc6FLfLBPkS8466tMs8yRKDWOyvwbfxGg/s320/tumblr_n8jpcyBA311tgvuwmo1_500.jpg" title="bulimia nervosa" width="320" /></a>Quando il peso diventa troppo importante, oggetto di pensiero costante e controllo quotidiano, l'aspetto estetico un <b>ossessione</b>, e il cibo qualcosa di proibito ma desiderato; sopratutto durante l'età adolescenziale si può sviluppare la <b>bulimia nervosa</b>.<br />
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La caratteristica principale della <b>bulimia nervosa</b> è un circolo continuo di <b>ossessione per il peso</b> <b>corporeo</b>, dieta ferrea restrittiva, <b>abbuffate alimentari</b> e<b> vomito autoindotto</b>, talvolta sostituito o associato all'uso di lassativi.</div>
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Le <b>abbuffate alimentari</b>,sono ricorrenti caratterizzate da consumo di grandi quantità di cibo, fame incontrollata e sensazione di perdere il controllo della volontà di mangiare.</div>
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Seguite da <b>senso di colpa</b> vergogna e pentimento.</div>
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Al fine di eliminare il senso di colpa la vergogna, e la preoccupazione di ingrassare il paziente <b>bulimico</b> dopo le <b>abbuffate </b>si induce il vomito, assume lassativi e diuretici, spesso fa esercizio fisico esagerato.</div>
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La conseguenza diretta dell'essere<b> ossessionati dalla magrezza</b>, di basare la stima di se stessi solo in base al peso, è auto imporsi una dieta ferrea esageratamente restrittiva, solitamente senza alcun criterio nutrizionale.</div>
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La dieta ferrea è la principale responsabile delle abbuffate nelle persone che presentano <b>bulimia</b>.<br />
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Seguire una dieta troppo dura e restrittiva, porta inevitabilmente a compiere dei piccoli sgarri, che nel paziente <b>bulimico</b> vengono vissute come un'irrimediabile perdita di controllo.</div>
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Mi spiego meglio, chi non ha questo <b>disturbo alimentare </b>e segue una normale dieta ipocalorica, quando decide di fare uno strappo alla regola si abbandona alla tentazione di mangiare un paio di biscotti al cioccolato.</div>
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Nel <b>paziente bulimico </b>questi due biscotti diventano un intera torta, magari anche un paio di pizze.</div>
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Le abbuffate<b> </b>in una <b>prima fase</b>, danno un senso di appagamento, sciolgono la tensione e l'ansia di dover seguire una dieta ferrea costante.</div>
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Nella <b>seconda fase</b>, sopraggiunge il disgusto verso se stessi, la paura di ingrassare, la vergogna, il bisogno di eliminare tutto ciò che si ha ingerito per "riparare il danno".</div>
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Nella <b>terza fase</b>, quella di eliminazione il paziente<b> bulimico</b> mette in atto i meccanismi di espulsione del cibo soprascritti, al fine di evitare l'incremento ponderale.</div>
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Chi soffre di <b>bulimia</b> solitamente si vergogna delle proprie <b>abitudini alimentari patologiche</b> le <b>abbuffate </b>avvengono di nascosto, segretamente.</div>
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Sono più o meno pianificate, talvolta svolte in modo caotico e veloce con la tendenza a mangiare fino a star male.</div>
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Nelle fasi più avanzate della <b>bulimia</b> il soggetto tende a ricorrere al vomito anche dopo aver ingerito piccole quantità di cibo.</div>
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Oltre ad essere un problema con aspetto psicologico pesante, la <b>bulimia nervosa </b>mette a grave rischio la salute del paziente.</div>
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L'induzione continua del vomito può portare a <a href="http://www.oldeconomy.org/2012/06/squilibrio_elettrolitico_cause_sintomi_e_trattamento.html" rel="nofollow" target="_blank">scompenso elettrolitico</a>, la perdita di succo gastrico può portare <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Alcalosi_metabolica" rel="nofollow" target="_blank">alcalosi metabolica</a>, l'abuso di lassativi invece può provocare <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Acidosi_metabolica" rel="nofollow" target="_blank">acidosi metabolica</a>.</div>
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La <b>bulimia nervosa </b>viene curata solitamente con gli <b>antidepressivi</b>, anche se la loro funzione su questo tipo di disturbo è un vero punto interrogativo!</div>
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Negli ultimi anni è sempre più usato il <a href="http://www.my-personaltrainer.it/Foglietti-illustrativi/Topamax.html" rel="nofollow" target="_blank">topiramato</a>, medicinale antiepilettico usato anche come stabilizzante dell'umore dalle proprietà <b>anoressizzanti</b>.</div>
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Ho avuto un esperienza con il <b>topiramato</b> qualche anno fa, mi era stato prescritto come stabilizzante dell'umore 50 mg al giorno.</div>
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Quello che posso dire in base alla mia esperienza è che, nel mio caso come stabilizzante è stato una vera delusione, ma dopo circa un mese di trattamento l'appetito era nettamente diminuito, e avevo notato un notevole dimagrimento.</div>
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Quindi posso dire che, come stabilizzante dell'umore lo sconsiglierei, ma nella <b>bulimia nervosa</b>, è sicuramente un farmaco valido; se contiamo che io non l'avevo nemmeno preso a tale scopo!<br />
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Purtroppo però anche il <b>topiramato </b>non è privo di effetti collaterali,anzi...</div>
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Attacchi di rabbia e agitazione dopo circa tre settimane di trattamento, parestesie agli arti (formicolio) dopo pochi giorni.</div>
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Con l'aumento della dose terapeutica, circa 100 mg al giorno, l'umore era ancora totalmente instabile, in compenso arrivai a sentire voci amplificate e voci inesistenti nella mente; ma a differenza della psicosi in cui le voci vengono percepite reali, in cura con il <b>topiramato</b>, mi accorsi subito che stavo vivendo un effetto collaterale del farmaco, e fu così che dopo essermi spaventata non poco e dopo aver avuto la conferma medica dell'effetto avverso del farmaco, la mia esperienza col <b>topiramato </b>si concluse, e così si conclusero anche le voci e la rabbia esacerbata.</div>
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A chi soffre di <b>bulimia nervosa</b> mi sento vivamente di consigliare la <b>terapia cognitivo comportamentale</b>, che mira a modificare l'idea errata che il peso sia l'unico modo per stimare se stessi.</div>
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Personalmente posso dire che una buona dose di autostima aiuta a affrontare la vita quotidiana con più serenità, indossare un bel vestito e vedere che ci sta proprio bene addosso e ci valorizza, sentirsi belle, darà l'input giusto per affrontare al meglio ogni situazione.</div>
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Ciò non dipende certo solo dal peso corporeo.</div>
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Raggiungere il peso forma, senza esagerare, fare troppe rinunce condurrà solo a essere tentati più spesso dal cibo spazzatura.</div>
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Curare il look, i capelli, trovare uno style proprio, insieme a un peso normale aiuta l'autostima.</div>
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La società ha imposto modelli di bellezza troppi rigidi e spesso falsi, la perfezione non esiste.</div>
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Cercate un modo proprio di essere unici :)</div>
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Ma sopratutto se vi rendete conto che l'ansia per il numero che appare sulla bilancia sta diventando un ossessione: parlatene, senza vergogna...</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-86859296540880632582016-12-21T09:45:00.001-08:002016-12-21T09:59:00.480-08:00Mad World<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
"Un grande tavolo davanti a me, con posate d'argento, e candele rosse.<br />
Tante persone sedute intorno, egregiamente vestite...<br />
Uomini in grigio, donne truccate come clown, ingioiellate sghignazzano ridicolmente tra loro, uomini che parlano con aria da improvvisati Filosofi...risate stridule e discorsi noiosi.<br />
Mi guardo intorno:<br />
facce, facce, solo facce per me non sono altro!<br />
Cumuli di carne inespressiva!<br />
Altri parlano,chi del biglietto appena acquistato di uno spettacolo che non andrò mai a vedere, chi dell' auto appena acquistata...<br />
Ridono, ridono... poi qualcuno alza il calice di vino mi guarda con un sorriso compiaciuto e dice: "Felice anno nuovo".<br />
Abbasso gli occhi e non rispondo.<br />
Un altro anno, e ancora gente che festeggia. Ma festeggia cosa?<br />
Ridono ma ridono di cosa?<br />
Fuori nel cortile i bambini giocano, li guardo dalla finestra e mi strappano un sorriso...<br />
Pazzo mondo, tutto è interrotto, tutto è finito e nemmeno ve ne accorgete...<br />
Pazzo mondo...marcio mondo!"<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4u0Pxcg-gX7VOt-LuNYihSqBWb_R5xhZByVf-tyK66x2VapRs4AlQekBh9ns3c1Zd0ORer277Z-8J0Xlmz4fHCgvw19jVf6Vo2eTtYMmy7CwQLvqWvswlLrMYOd9G0F1RfjyIyNJXSrD2/s1600/Clownperpasta.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="mad world" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4u0Pxcg-gX7VOt-LuNYihSqBWb_R5xhZByVf-tyK66x2VapRs4AlQekBh9ns3c1Zd0ORer277Z-8J0Xlmz4fHCgvw19jVf6Vo2eTtYMmy7CwQLvqWvswlLrMYOd9G0F1RfjyIyNJXSrD2/s320/Clownperpasta.jpeg" title="mad world" width="288" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
"Ricordo il colore del cielo, e l'aria fredda, quella piacevole sensazione di aver tempo da perdere...<br />
Salivo su ogni autobus e giravo tutta la notte...ore ed ore ascoltando musica...<br />
Fino al capolinea, e poi ancora giravo e camminavo, incontrando gente strana, gente che nonostante tutto aveva qualcosa da dire!<br />
Chiudevo gli occhi e ogni luogo, ogni angolo anche se già visto mi sembrava nuovo...<br />
Pareva che io avessi sempre qualcosa di nuovo da scoprire...<br />
E poi mi ritrovavo per qualche motivo negli autogrill, o nei cessi della stazione a fumare sigarette con conosciuti sconosciuti, che nonostante tutto, quante parole preziose mi hanno lasciato adesso che quei piacevoli ritagli di tempo non esistono più, adesso che tutte queste persone non esistono più...Ricordo e ricordo e mi rendo conto che ho lasciato brandelli di cuore dappertutto!<br />
Ovunque mi giro, trovo frammenti di me, frammenti di quei momenti in cui mi sentivo un leone...<br />
E adesso? Adesso mi scavo la tana, sotto terra come i conigli e mi nascondo lì dentro...<br />
Ed esco di notte, quando capita, come i rapaci notturni...senza incontrare nessuno...sfuggendo ad ogni angolo dalle "schegge" di me che mi seguono!"</blockquote>
<blockquote>
<br />
<br />
</blockquote>
</blockquote>
-Lady Stardust Reed-Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-25747470352818325872016-12-20T10:05:00.000-08:002016-12-22T13:26:23.619-08:00Schizofrenia catatonica - Rara e bizzarra <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9s2plzpUa3aTSFc4zi4_S300bfF7Vrx6AtQU5KCjW9MSomn0knT7oxnnetHlagN-r8JVEQWGptr4TktSYmgST1iV4DzuM2VpSSummB1pTrW34vInnztjCbks9REQT2ZZCaSFNwtgwCfFd/s1600/cella_isolamento_manicomio_N.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="schizofrenia catatonica" border="0" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9s2plzpUa3aTSFc4zi4_S300bfF7Vrx6AtQU5KCjW9MSomn0knT7oxnnetHlagN-r8JVEQWGptr4TktSYmgST1iV4DzuM2VpSSummB1pTrW34vInnztjCbks9REQT2ZZCaSFNwtgwCfFd/s400/cella_isolamento_manicomio_N.jpg" title="schizofrenia catatonica" width="400" /></a>Se ce un <b>tipo di schizofrenia </b>che comprende comportamenti estremi e "bizzarri" è proprio la <b>schizofrenia catatonica</b>.<br />
<br />
Chi ne soffre può apparire come in coma, incapace di muoversi, di rispondere, di parlare.<br />
<br />
Al tempo stesso, può diventare iperattivo, parlare e comportarsi in modo bizzarro.<br />
<br />
Questo tipo di episodi possono durare un mese o anche di più se non adeguatamente trattati.<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<ul>
<li>Mobilità eccessiva, correre, camminare in modo frenetico, saltare, girare in tondo</li>
<li>Assumere posture inappropriate, manierismi strani e smorfie, dondolio compulsivo</li>
<li>Imitare movimenti appena visti da qualcun altro in modo continuo, ripetere continuamente la stessa parola, imitare espressioni altrui</li>
<li>Resistenza estrema ad ogni tentativo di essere spostati</li>
<li>Immobilità estrema, il paziente appare incapace di compiere movimenti, parlare, resta rigido nonostante tutto ciò che accadde intorno a lui, può restare con arto; un braccio o una gamba fermi nella stessa posizione per ore </li>
</ul>
Chi soffre di <b>schizofrenia catatonica</b> può sembrare totalmente assente e privo di emozioni, ma in realtà può sentire malessere, smarrimento e ansia estrema.<br />
<br />
Anche se questo grave disturbo mentale, comprende principalmente<b> comportamenti catatonici</b>, sono presenti anche altri sintomi caratteristici della <b>schizofrenia</b>:<br />
<br />
<b>Deliri</b>,<b> allucinazioni</b>, attacchi di rabbia, movimento scoordinato, trascuratezza dell'igiene personale, isolamento...<br />
<br />
La componente genetica e ambientale, svolgono un ruolo decisivo nel insorgere della malattia, i medici non sanno ancora con precisione perché alcuni pazienti affetti da <b>schizofrenia sviluppino sintomi catatonici.</b><br />
<br />
Recenti studi hanno approvato che in questo tipo di problema i neurotrasmettitori sembrano avere un ruolo chiave.<br />
<br />
Alcuni fattori di rischio sono, la componente genetica ( avere un famigliare <b>schizofrenico </b>); assunzione di psicofarmaci e droghe durante l'adolescenza, circostanze di vita molto stressanti, cattiva alimentazione nel grembo materno...<br />
<br />
Se non curata la <b>schizofrenia catatonica </b>porta ripercussioni molto pesanti, quali comportamento suicida, autolesionismo, abuso di sostanze stupefacenti, incapacità di svolgere le attività quotidiane anche semplici, conflitti famigliari, emarginazione sociale.<br />
<br />
La <b>schizofrenia catatonica </b>è una malattia cronica che richiede cure continue, anche nei periodi di remissione dei sintomi..<br />
<br />
Negli anni '40 la <b>schizofrenia catatonica </b>insieme ad altri tipi di<b> schizofrenia </b>veniva "curata" per così dire, con la <b>lobotomia</b>, ovvero intervento chirurgico di interruzione delle fibre nervose che collegano un lobo cerebrale con altri.<br />
<br />
Pratica barbara che veniva eseguita anche su pazienti <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/la-depressione.html" rel="nofollow" target="_blank">depressi</a>, o semplicemente su ragazzi e bambini iperattivi.<br />
<br />
Ovviamente il disturbo mentale non veniva curato, i pazienti diventavano dei vegetali, ridotti in sedia a rotelle, incontinenti, incapaci talvolta di parlare.<br />
<br />
Fortunatamente la <b>lobotomia </b>è ormai diventata una pratica quasi totalmente abbandonata.<br />
<br />
Nel era moderna, la <b>schizofrenia paranoide</b> viene curata con farmaci <b>antipsicotici</b>, <b>benzodiazepine</b>, e calmanti.<br />
<br />
Spesso viene richiesta l'ospedalizzazione al fine di centrare le giuste dosi di terapia, cure somministrate in regime di day hospital, e sopratutto collaborazione da parte della famiglia del paziente, che svolge un ruolo fondamentale nel rispetto del piano terapeutico attuato.<br />
<br />
Neurolettici come il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Risperidone" rel="nofollow" target="_blank">Risperidone</a>, hanno portato importante giovamento.<br />
<br />
Tra le altre terapie, troviamo anche qui quella <b>elettroconvulsivante</b>.<br />
<br />
Con il passare del tempo la <b>schizofrenia catatonica</b> è diventata una malattia mentale rara.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-23151742481393602632016-12-19T09:12:00.001-08:002016-12-22T13:26:50.930-08:00 Schizofrenia paranoide -Tra deliri e allucinazioni <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghezKhd18oleR3irBAW0H8bb8Du0Ibdq0GfU21E6DNW-8zWeZ-x72teOQrtWAw0UpQe9K_mIsHChM-c5QSlF2QlgHDhvQJSoVWNAQGel36maEJ62nbhg-mnkF3PJS1A-W5L2VXketDANDE/s1600/4D8.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="schizofrenia paranoide" border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghezKhd18oleR3irBAW0H8bb8Du0Ibdq0GfU21E6DNW-8zWeZ-x72teOQrtWAw0UpQe9K_mIsHChM-c5QSlF2QlgHDhvQJSoVWNAQGel36maEJ62nbhg-mnkF3PJS1A-W5L2VXketDANDE/s400/4D8.jpg" title="schizofrenia paranoide" width="400" /></a>La <b>schizofrenia paranoide </b>è una dei sottotipi di <b>schizofrenia.</b><br />
<div>
<b><br /></b>
<br />
<div>
La caratteristica comune di questa grave malattia mentale, sono le allucinazioni auditive, sentire cose che non hanno nulla di reale.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Chi soffre di questo tipo di<b> schizofrenia</b>, ha di fatto una qualità della vita quotidiana migliore di chi soffre di altri tipi di <b>schizofrenia</b>, ma è comunque una grave condizione che può portare al <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/p/sorry-goodbye-il-suicidio_17.html" rel="" style="font-weight: bold;" target="_blank">suicidio</a>, e a gravi comportamenti di <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/quel-sollevante-dolore-autolesionismo.html" target="_blank">autolesionismo</a>.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Allucinazioni auditive, ansia, rabbia, paranoie (come credere che un famigliare voglia avvelenarli o farli del male) scatti violenti, comportamenti autolesivi, mancanza di empatia, sono i sintomi più frequenti della <b>schizofrenia paranoide</b>.<br />
<br />
I <b>deliri paranoici </b>ad esempio credere che il governo stia cospirando contro di loro, che qualcuno spii le loro conversazioni telefoniche...<br />
<br />
<b>Manie di grandezza</b> come credere di essere la reincarnazione di Gesù, o essere un personaggio famoso, credere di modificare col pensiero, il pensiero altrui...<br />
<br />
Talvolta i <b>deliri</b> possono causare un comportamento aggressivo e violento, per questo chi soffre di <b>schizofrenia paranoide</b> è spesso soggetto a TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio).<br />
<br />
Se non curata la <b>schizofrenia paranoide</b> comporta gravi problemi sociali, emotivi, e talvolta legali; essendo una malattia grave e invalidante compromette la capacità di lavorare o di studiare, crea conflitti famigliari.<br />
<br />
Il comportamento talvolta violento mette a rischio di problemi legali quali incarcerazione, il comportamento autodistruttivo e lesivo induce in alto rischio di dipendenza da droga e alcool.<br />
<br />
La <b>schizofrenia paranoide</b> non è sempre facile da diagnosticare, in quanto i sintomi sono simili a quelli di altri disturbi psichici.<br />
<br />
Generalmente vengono prese in considerazione le <b>allucinazioni auditive</b>, che in questo disturbo sono veramente frequenti, e il <b>pensiero paranoide</b> (la continua paura che qualcuno voglia farli del male).<br />
<br />
Questo disturbo psichico ha un decorso cronico, e necessita di continue cure anche nei periodi in cui ci si sente meglio.<br />
<br />
Nella maggior parte dei casi viene prescritto un ricovero, spesso mirato a inquadrare la giusta terapia, vengono prescritti <b>antipsicotici</b>, talvolta anche associati ad <b>antidepressivi</b>.<br />
<br />
In alcuni casi, viene usata ancora oggi la<b> terapia elettroconvulsiva</b>.<br />
<br />
Pratica a mio avviso barbara, che dovrebbe essere del tutto abbandonata.<br />
<br />
L'<b>elettroshock</b>, cioè induzione volontaria di convulsioni provocate a seguito di scosse elettriche deliberatamente indotte attraverso il cervello del paziente!<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Mille voci nel cervello - <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.com/2016/12/mille-voci-nel-cervello-schizofrenia.html" target="_blank">schizofrenia</a></li>
<li>Verità o illusione la <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.com/2016/11/verita-o-illusione.html" target="_blank">psicosi</a></li>
</ul>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-79530249489742477782016-12-18T09:48:00.002-08:002016-12-22T13:27:23.204-08:00 Schizofrenia - Mille voci nel cervello<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK_-_z0Zr2LsL47tCC1EkezG33ZH10bZyVqhth5WlArVHDGEAAu711QZSU5WkypXMdG1eDPMhTQT1aJgM0ohvJAeEjpZT-txUyKWHI6T-gXOL1Uhrb7U5RuaNl2NUiMwdMZlFXsL_6CLzv/s1600/testimonianze-psichiatriche-638x425.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="schizofrenia" border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK_-_z0Zr2LsL47tCC1EkezG33ZH10bZyVqhth5WlArVHDGEAAu711QZSU5WkypXMdG1eDPMhTQT1aJgM0ohvJAeEjpZT-txUyKWHI6T-gXOL1Uhrb7U5RuaNl2NUiMwdMZlFXsL_6CLzv/s320/testimonianze-psichiatriche-638x425.jpg" title="schizofrenia" width="320" /></a>E' sicuramente il disturbo psichico più "affascinante" di tutti, per la sua vasta e complessa sintomatologia, nonché il più angosciante e disabilitante.<br />
<br />
La <b>schizofrenia</b>, comporta <b>disfunzioni cognitive</b>, <b>disfunzioni comportamentali</b> e <b>disfunzioni emotive</b>.<br />
<br />
Chi soffre di questo complesso disturbo, si estranea dal mondo reale diventando del tutto indifferente agli eventi che lo circondano, diventa incoerente, inizia a vivere in un universo inesistente e incomprensibile agli altri, perde il contatto con la realtà, fatica ad articolare i pensieri, a renderli sensati, perde la capacità di eloquio coerente.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Al contrario di ciò che si crede, chi soffre di <b>schizofrenia </b>non è pericoloso per gli altri, ma può mettere in pericolo se stesso.<br />
<br />
E' di fatto un disturbo che <b>destruttura la personalità</b>, ma non è un <b>disturbo di</b> <b>personalità divisa </b>(nella schizofrenia non vi è sdoppiamento della personalità).<br />
<br />
La <b>schizofrenia</b> è una malattia grave, con forti ripercussioni per chi ne soffre e per la famiglia, spesso causa di ricovero ospedaliero.<br />
<br />
Solitamente esordisce in età adolescenziale, ma ci sono casi in cui è comparsa anche in età adulta.<br />
<br />
Entriamo più nello specifico; i <b>sintomi della schizofrenia</b> sono molto variabili.<br />
<br />
Intanto iniziamo col dire che, possono presentarsi in modo cronico, quindi continui (solitamente sono legati a <b>sottotipi di schizofrenia )</b> o episodici.<br />
<br />
L'esordio della malattia può essere acuto (ad esempio un improvvisa <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/search?q=psicosi" target="_blank">psicosi</a>) in questo caso la prognosi è solitamente più favorevole.<br />
<br />
La psichiatria suddivide i <b>sintomi</b> in due importanti fasi; <b>sintomi della schizofrenia positivi</b> e <b>sintomi della schizofrenia positivi</b>.<br />
<br />
I sintomi positivi comprendono:<br />
<br />
<ul>
<li><b>Deliri</b>, convinzioni false sostenute nonostante un evidenza pratica di prove. Classico nella schizofrenia è il <b>delirio di riferimento</b>, e <b>il delirio di lettura del pensiero </b>e telepatia.</li>
<li>Le <b>allucinazioni</b>, le più tipiche quelle auditive in cui l'individuo sente voci che lo insultano, che lo comandano, che commentano il suo operato. Spesso le voci sono più di una e si sovrappongono come il tipico vociare del mercato.</li>
<li>Il <b>comportamento bizzarro</b></li>
<li>Il <b>pensiero caotico e disorganizzato</b></li>
</ul>
<br />
Nei momenti di <b>delirio</b>, e di<b> allucinazione </b>il paziente schizofrenico può credere fermamente di ricevere segnali occulti dai personaggi della televisione, di comunicare con entità angeliche o demoniache, può credere di volare.<br />
<br />
O sentire voci che gli intimano di farsi male, o di <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/p/sorry-goodbye-il-suicidio_17.html" target="_blank">suicidarsi</a>.<br />
<br />
I sintomi negativi comprendono:<br />
<br />
<ul>
<li><b>Mancanza di empatia</b></li>
<li><b>Apatia</b></li>
<li><b>Perdita di attenzione</b></li>
<li><b>Compromissione dei rapporti personali e famigliari</b></li>
<li><b>Isolamento</b></li>
<li><b>Mancanza di iniziativa</b></li>
</ul>
Nella<b> schizofrenia</b> vi è una graduale perdita di interesse agli stimoli personali e agli input del mondo esterno, mancanza cronica di energie, e riduzione totale dei rapporti sociali.<br />
<br />
La <b>schizofrenia </b>ha solitamente un decorso molto lento, e inizialmente può essere erroneamente scambiata con la <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/la-depressione.html" target="_blank">sindrome depressiva</a>.<br />
<br />
A causa della bassa conoscenza della malattia, molti pazienti schizofrenici si sentono <u>emarginati dalla società,</u> questo peggiora un quadro psicologico già complesso in cui l'individuo tende a parlare sempre meno del proprio problema e delle proprie sofferenze.<br />
<br />
Statistiche dicono che un <b>paziente schizofrenico</b> su dieci si suicida.<br />
<br />
Molte persone con un famigliare colpito da<b> schizofrenia</b>, vivono in uno stato continuo di malessere, nel ricordo di come era il proprio caro prima dell'esordio della malattia, e nel dolore di non riuscire ad aiutarlo.<br />
<br />
Questo disturbo è molto difficile da gestire, ha generalmente un decorso cronico di cui non sono ancora del tutto note le cause.<br />
<br />
La componente genetica ha certamente un peso rilevante, in quanto non è raro che più componenti della stessa famiglia si ammalino.<br />
<br />
Incerta è la natura dei fattori ambientali, che sicuramente contribuiscono all'esordio della malattia.<br />
<br />
Le <b>cure utilizzate nel trattamento della schizofrenia</b>, sono principalmente gli <b>antipsicotici</b>.<br />
<br />
Inizialmente furono usati farmaci detti <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Antipsicotico_tipico" rel="nofollow" target="_blank">antipsicotici convenzionali</a>.<br />
<br />
Dopo di cui furono sviluppati <a href="http://www.italiasalute.it/9340/Cure-innovative-per-psicosi-e-schizofrenia.html" rel="nofollow" target="_blank">antipsicotici di nuova generazione</a>, tra i più conosciuti per la cura della <b>psicosi schizofrenica</b>, la <b>clozapina</b> che aveva pesanti effetti collaterali.<br />
<br />
Trai più rischiosi l'abbassamento repentino dei globuli bianchi nel sangue; a oggi viene usato soltanto nei casi complessi in cui il paziente non risponde alla terapia con altri <b>antipsicotici</b>.<br />
<br />
I nuovi <b>neurolettici</b> hanno effetti collaterali meno pesanti, tra cui sonnolenza, vertigini, tachicardia, problemi mestruali, eruzioni cutanee, tremore, irrequietezza...<br />
<br />
Si sono rivelate efficaci la<b> terapia cognitivo comportamentale</b> e i gruppi di sostegno sia per il paziente che per la famiglia del paziente.<br />
<br />
A mio avviso, il primo aiuto su cui dovrebbe poter contare chi ha un problema di schizofrenia, prima di medici e operatori è la famiglia.<br />
<br />
Nella maggior parte dei casi, chi soffre di questo grave disturbo psichico oppone resistenza ai trattamenti, più si è gravi, meno si comprende di aver bisogno di aiuto.<br />
<br />
I <b>deliri </b>e le <b>allucinazioni</b> sono vissuti come reali, e in questo caso l' intervento della famiglia è decisivo nel sostenere e tenere il più tranquillo possibile il paziente.<br />
<br />
Il primo passo della famiglia e gli amici del <b>soggetto schizofrenico </b>dovrebbe essere abbandonare l'imbarazzo e la vergogna che talvolta sono presenti in questi casi, e chiedere aiuto.<br />
<br />
Assicurarsi che i farmaci siano presi regolarmente, in caso contrario vi è il rischio di una riacutizzazione dei sintomi.<br />
<br />
Alcuni soggetti schizofrenici se non aiutati cadono nel tunnel delle dipendenze, alcune persone finiscono per strada o in carcere dove le cure adeguate non vengono certamente ricevute.<br />
<br />
Quindi se avete un parente <b>malato di schizofrenia</b>, al bando l'imbarazzo e CHIEDETE AIUTO.<br />
<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Di seguito un documentario riguardante la schizofrenia</li>
</ul>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/HWPPKNdFhLY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/HWPPKNdFhLY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<ul>
<li>Verità o illusione la <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.com/2016/11/verita-o-illusione.html" target="_blank">psicosi</a></li>
</ul>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-9491372463294165292016-12-15T13:25:00.002-08:002016-12-16T12:44:58.398-08:00Smettere di dipendere dai manipolatori affettivi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV_P2hag_HLA9Jrjb5Vd8OmKKWIiYjr-wSw_WFaHBT7Wjmvl0IVm0zq8qwh9tHk2bvZh3vP9hTMWmFVeszzPfgguchgJrHG6I22gOMHQCCju5QDp6-CyEkkAR8wWVMEfpkQtoMbZnd21ZH/s1600/Spezzare-le-catene-ed-essere-professionista-libero.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="spezzare dipendenza affettiva" border="0" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV_P2hag_HLA9Jrjb5Vd8OmKKWIiYjr-wSw_WFaHBT7Wjmvl0IVm0zq8qwh9tHk2bvZh3vP9hTMWmFVeszzPfgguchgJrHG6I22gOMHQCCju5QDp6-CyEkkAR8wWVMEfpkQtoMbZnd21ZH/s400/Spezzare-le-catene-ed-essere-professionista-libero.jpg" title="spezzare dipendenza affettiva " width="400" /></a>Il Principe azzurro, la fata turchina, esistono veramente?<br />
<br />
Lui/lei è affascinante, stupendo e già dal primo incontro ti fa sentire speciale, ti riempie di complimenti, è galante.<br />
<br />
Ti riempie di attenzioni, ti fa sentire perfetta, bellissima, una regina, dichiara di amarti quasi subito, promettendo un futuro radioso.<br />
<br />
Il <b>manipolatore affettivo </b>è un seduttore, si presenta come una persona piena di impegni, con responsabilità importanti, il suo modo di parlare è quasi ipnotico, attraente.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Molto ricercato, così tanto che la sua presenza nella tua vita ti lusinga: "incredibile abbia scelto proprio me!"<br />
<br />
Col passare del tempo però, dopo l'inizio da fiaba, frasi romantiche a profusione e notti di sesso idilliaco, qualcosa inizia a turbarti.<br />
<br />
Lui sembra diventato egocentrico, altezzoso, inizia a isolarti dagli amici, talvolta anche dalla tua stessa famiglia.<br />
<br />
La persona che fino a poco tempo prima sembrava un angelo caduto dal cielo e ti ha fatto innamorare come nessuno mai prima, è diventato qualcosa di "demoniaco" pronto a svilire la tua fisicità, la tua intelligenza, il tuo modo di essere.<br />
<br />
Ti tratta con superiorità, gioca con i tuoi sentimenti, fa leva sulle tue debolezze e sulle tue paure sulle tue ansie, facendoti sentire goffa e inadeguata...<br />
<br />
In questa delicata situazione, l'emotività e la ragione si trovano totalmente spiazzate.<br />
<br />
Si comincia a porsi domande del tipo: Sarà colpa mia? Avrò fatto qualcosa di sbagliato? Sarò davvero pessima come dice?<br />
<br />
Ma sopratutto si vive nel continuo ricordo delle emozioni travolgenti e appaganti provate all'inizio del rapporto, quando il <b>manipolatore patologico </b>era un "principe azzurro" uscito da una favola, qualcosa di troppo bello per essere reale.<br />
<br />
A quel punto si entra in un delirio in cui, nonostante ci si renda conto di stare molto male, ci si illude continuamente che le cose tornino come prima e si resta intrappolati nel ricordo di un amore che non aveva nulla di reale.<br />
<br />
E' in questo caso che si cade facilmente nella <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/amore-malato-dipendenza-affettiva.html" rel="nofollow">dipendenza affettiva</a>.<br />
<br />
L'unico modo per soddisfare il <b>manipolatore affettivo </b>è appagare il suo ego.<br />
<br />
Chi attua manipolazione affettiva, riempie il suo senso di vuoto interiore nel sapere che il partner pende dalle sue labbra, che "non vive senza di lui".<br />
<br />
Il <b>manipolatore </b>generalmente<b> </b>manca di empatia, e in amore risulta prevaricatore e insensibile.<br />
<br />
Chi vive una relazione amorosa con lui/lei diventa estremamente frustato, infelice e avvilito.<br />
<br />
Ciò nonostante,nella maggior parte dei casi si rende perfettamente conto di vivere una relazione non appagante e controproducente.<br />
<br />
Queste persone,sono naturalmente attratte da chi ha un basso livello d'autostima, insicure e sensibili..<br />
<br />
La <b>manipolazione affettiva </b>fa sempre leva sul ricatto, e sulle debolezze dell'altro, per esempio la paura dell'abbandono.<br />
<br />
Chi entra nel delirio del manipolatore, tende a giustificare ogni suo atteggiamento entrando in un meccanismo psicologico chiamato <a href="http://www.lacomunicazione.it/voce/dissonanza-cognitiva/" rel="nofollow" target="_blank">dissonanza cognitiva</a>.<br />
<br />
Quindi come non farsi manipolare e non essere schiavi di situazioni che ci fanno male?<br />
<br />
Questo genere di persona non è sensibile all'abbandono, ne al senso di colpa, non è empatico...<br />
<br />
L' unico punto debole in una relazione è la paura di perdere il controllo sull'altro.<br />
<br />
Mi spiego meglio, dal momento in cui il manipolatore ha il dubbio di perdere il controllo sull'altro, inizia a cambiare atteggiamento e a mettere in atto strategie di riconquista.<br />
<br />
Il seme del dubbio lo tiene "vincolato" in una relazione, e crea "coinvolgimento, quindi di fatto l'unico modo per <b>relazionarsi con un manipolatore </b>è toglierli lentamente potere.<br />
<br />
Togliere di colpo quello che prima è stato concesso con facilità, usando la tecnica dell'interruzione di schema.<br />
<br />
Partire in quarta ogni volta che il manipolatore fa un fischio, pendere dalle sue labbra, da un suo invito, anche quando vi siete sentite dire più e più volte "no", perdonare subito ogni suo comportamento, vi farà apparire sempre più deboli, bisognose, e quindi più vulnerabili.<br />
<br />
Ricordo bene il caso di una donna, innamorata di un<b> manipolatore patologico</b>, umiliata, derisa, sottomessa al punto tale di aver accettato che lui frequentasse e facesse sesso anche con altre donne che egli stessa conosceva.<br />
<br />
Veniva trattata con sufficienza, nel migliore dei casi, nel peggiore anche abbandonata in attesa che lui arrivasse, lasciata sola fino al mattino in qualche locale dove gli era stato dato appuntamento.<br />
<br />
Ciò nonostante ad un suo schioccare di dita, qualora lui la cercasse, partiva anche solo per cinque minuti di sesso.<br />
<br />
Ricordo bene anche, come cambiò la situazione quando lei applicò l' interruzione di schema.<br />
<br />
E iniziò a dire "no" ai suoi inviti a sfondo sessuale, a dire "no" alle sue richieste di uscire, a non essere più la prima a telefonare, la prima a scusarsi ecc...<br />
<br />
Voglio ricordare però che questo è solo un modo "strategico" di vincolare un narcisista, e non certo di farvi amare.<br />
<br />
Chi ha una <b>personalità manipolatoria </b>non ha empatia, e quindi non ha una capacità vera e propria di amare.<br />
<br />
Voglio concludere dicendo che, i narcisisti non sono persone cattive, hanno un disturbo che provoca loro una grande sofferenza interiore.<br />
<br />
Cercare di cambiare un <b>partner manipolatore </b>senza l'aiuto di un terapeuta è impossibile, nel caso in cui ci si trovasse in una situazione di "vittima - carnefice" l' unica cosa che ha senso fare è chiedere aiuto.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Schiavi dell'ego - <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.com/2016/12/ego-schiavi-disturbo-narcisistico.html" target="_blank">Disturbo narcisistico di personalità</a></li>
</ul>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-55184436992744145082016-12-14T12:29:00.000-08:002016-12-22T13:27:55.182-08:00 Autolesionismo - Quel sollevante dolore <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi61IexeM77VbLiZYLttuClBZQ9tAGnZwtaND42NDd2fm4e2g5K1NPvkbFDlCSL6R44PcC8nyYwDF-PrWOLXVF1xMXbHqNYgA-oPB93yI_GjJWK-2XxvN3A08YdaCT7FknFBrLcTRkla3t7/s1600/cutforzayn.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="autolesionismo" border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi61IexeM77VbLiZYLttuClBZQ9tAGnZwtaND42NDd2fm4e2g5K1NPvkbFDlCSL6R44PcC8nyYwDF-PrWOLXVF1xMXbHqNYgA-oPB93yI_GjJWK-2XxvN3A08YdaCT7FknFBrLcTRkla3t7/s200/cutforzayn.jpg" title="autolesionismo" width="200" /></a>Tagli, graffi, bruciature, morsi.<br />
<br />
Ci sono momenti nella vita in cui la <b>rabbia</b>, la <b>solitudine</b>, la <b>mancanza di autostima</b> diventano un fardello emotivo troppo pesante da sostenere.<br />
<br />
Vi è mai capitato di avere un problema pesante per la testa, di soffrire per amore, di essere ossessionati da qualcosa di negativo?<br />
<br />
Immaginate il dolore dell'abbandono, quando si ama qualcuno e improvvisamente decide di non volerci più nella sua vita.<br />
<br />
Pare che niente può distrarre, niente può alleggerire il cuore dal dolore.<br />
<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a><br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<br />
Poi improvvisamente compare un dolore fisico,acuto; e proprio in quel preciso istante il dolore dell'abbandono "scompare", il cervello si concentra sul dolore appena sopraggiunto, il problema emotivo viene momentaneamente accantonato.<br />
<br />
Questo è il principio dell' <b>autolesionismo.</b><br />
<b><br /></b>
Il dolore di un taglio, di una bruciatura, di un morso... prende il posto del dolore psico emotivo della rabbia, dell'abbandono, della disistima.<br />
<br />
E' come se il proprio corpo diventasse un diario segreto, dove scrivere il proprio dolore, emozioni negative troppo intense da sopportare...<br />
<br />
L'<b>autolesionismo</b> è un modo di trovare sollievo momentaneo ad un dolore emotivo che non si riesce a spiegare a parole.<br />
<br />
Durante la pratica di autolesionismo non si tenta il suicidio, non è un suicidio non andato a buon fine.<br />
<br />
Nonostante questo, l'autolesionismo dovrebbe porre in allarme aldilà dell'entità del danno che ci si auto infligge, della modalità e della ricorrenza.<br />
<br />
In quanto di fondo vi è sempre uno <b>stato depressivo, </b>e talvolta <b>ideazione suicida</b>.<br />
<br />
Molto spesso si sente dire che, chi pratica autolesionismo vuole soltanto attirare l'attenzione degli altri.<br />
<br />
In realtà, difficilmente chi lo fa ne parla, e ancora più difficilmente mostra le proprie ferite, che si tende a nascondere piuttosto che "esibire".<br />
<br />
L'<b>autolesionismo</b> talvolta inizia nell'età dell adolescenza, dove le emozioni negative solo per ovvi motivi meno facili da gestire, comportamento ricorrente in alcuni <b>disturbi di personalità</b>, soprattutto nel disturbo <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/disturbo-borderline.html" rel="" target="_blank">borderline</a> in cui si tende ad auto ledersi per vergogna, pentimento e disperazione.<br />
<br />
In un gruppo di auto aiuto per ragazzi borderline, qualche anno fa, un ragazzo raccontava che si tagliava, procurandosi dolore per dare un senso al suo pianto continuo e a suo avviso immotivato.<br />
<br />
Un altra persona (con cui poi legai parecchio) mi raccontò i motivi delle sue cicatrici sul braccio, un pomeriggio d'estivate quando casualmente le notai.<br />
<br />
Ma nel suo caso, erano conseguenza di una grave malattia psichiatrica la<b> </b><b>schizofrenia.</b><br />
<b><u><br /></u></b>
Talvolta percepiva le sue braccia come qualcosa di estraneo al suo corpo, qualcosa di non appartenente a lui, e nei momenti di grave <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/verita-o-illusione.html" target="_blank">psicosi</a> cercava di eliminare quello che "non era suo".<br />
<br />
Quindi possiamo dire che in questo caso l'autolesionismo era non voluto, e causato da qualcosa di molto più grave.<br />
<br />
Qualcuno lo fa per "sentirsi vivo, forse il dolore fisico durante un periodo di forte depressione e <b>apatia, </b>è l'unica cosa che ci ricorda di essere ancora vivi.<br />
<br />
"Se sento dolore,allora ci sono ancora...sono ancora al mondo!"<br />
<br />
Vi chiederete come mai conosco così tante storie, affari privati di così tante persone.<br />
<br />
La risposta non è la più scontata, cioè che non mi faccio gli affari miei e che sono una gran curiosona, ma piuttosto che sono interessata ad ascoltare la storia di chi ha voglia di raccontarsi.<br />
<br />
Ho iniziato a leggere tutto sulla psichiatria e sulla psicologia, quando ho capito di avere un disturbo e quando ho deciso di capire realmente cosa mi succedeva e mi succede nel cervello nei momenti di "blackout".<br />
<br />
Ho ascoltato con interesse ogni storia,ogni esperienza; dalle esperienze del amico depresso, a quelle del paziente psicotico incontrato in sala d'attesa dello psichiatra e da ognuno ho imparato qualcosa, non solo sui problemi psichiatrici ma anche su me stessa.<br />
<br />
Quando brancolavo nel buio, ogni sintomo descritto da qualcun altro lo comparavo al mio, in ogni diagnosi di qualcun altro cercavo di trovare un sintomo comparabile al mio per cercare di capire che cosa stava succedendo nel mio labirinto psichico.<br />
<br />
<br />
<ul>
<li><a href="http://labirinti-psichici.blogspot.com/2016/12/angoscia.html" target="_blank">Angoscia</a></li>
</ul>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-64020059421487672892016-12-13T10:07:00.000-08:002016-12-18T14:47:58.153-08:00Angoscia<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKDYYnMI8emzOkFSNA9riSSspV4zBz-iFgqx8tm0WripISWwuxEkaXf6snf_zv-wlwFu2aggM9SNItSykpdzcUUqfHw1x6ypFdgHzjR2wHYoFH-HacLXsvnHWN7nWhtHaNJiHegcN6dlYI/s1600/uid_11d6f30bb7c_580_01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="angoscia" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKDYYnMI8emzOkFSNA9riSSspV4zBz-iFgqx8tm0WripISWwuxEkaXf6snf_zv-wlwFu2aggM9SNItSykpdzcUUqfHw1x6ypFdgHzjR2wHYoFH-HacLXsvnHWN7nWhtHaNJiHegcN6dlYI/s320/uid_11d6f30bb7c_580_01.jpg" title="angoscia" width="320" /></a>Il risveglio, di buon mattino.<br />
<br />
Le prime delicate luci dell'alba, quelle che si intravedono appena gli occhi si aprono.<br />
<br />
Timidi raggi di sole che passano furtivi attraverso le fessure della finestra.<br />
<br />
Fuori gli uccelli riprendono a cinguettare, si sentono i primi rumori del giorno che è appena iniziato, il primo segnale che il mondo sta riprendendo vita dopo la notte appena trascorsa, e un fastidioso basso vociare sotto le finestre...<br />
<br />
E io?<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Ancora inchiodata nel mio letto, vorrei alzarmi, ma sono bloccata.<br />
<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a><br />
<br />
Non è certo la pigrizia quella che mi immobilizza, anzi sarebbe bello non sentirmi così e iniziare la giornata, energica, attiva, pronta.<br />
<br />
Invece no.<br />
<br />
Sono qui ancora, peso fortissimo sul petto, senso di oppressione tra cuore e stomaco che non lascia scampo.<br />
<br />
Cerco di respirare, ma è proprio come se un gigante stesse seduto sul mio torace per impedirmelo, per renderlo veramente faticoso.<br />
<br />
Faccio sforzando profondi respiri, ma sudo, qualcosa mi chiude la gola e la tiene ben salda.<br />
<br />
Vorrei piangere, ma la trachea è troppo "strozzata" e impedisce anche il pianto,sarà un attacco di panico?<br />
<br />
No, non è la stessa sensazione, anche se i sintomi si somigliano, il malessere è acuto, non aumenta e non diminuisce è costante, perpetuo.<br />
<br />
Mi alzo, piano piano ci provo,cerco di non pensarci, fingo di non sentire questi sintomi nettamente fisici.<br />
<br />
Ma non ci riesco, li sento eccome!<br />
<br />
Faccio la doccia, mi vesto, preparo la colazione, la giornata parte la routine anche,e fingo che tutto vada bene.<br />
<br />
Fingere non significa stare bene, c'è ancora il gigante seduto sul torace e anche oggi come ogni volta che mi sveglio in questo modo, so che il "gigante" non si alzerà e resterà lì per il resto della giornata.<br />
<br />
Non mi stupisco più ormai, perché io questa sensazione opprimente la conosco bene:<br />
benvenuta <b>angoscia</b>!<br />
<br />
<br />
<ul>
<li><a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/12/quel-sollevante-dolore-autolesionismo.html" target="_blank">Quel sollevante dolore</a></li>
</ul>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-14535972426258463452016-12-11T12:26:00.000-08:002016-12-22T13:28:52.369-08:00Disturbo ossessivo compulsivo - Sono obbligato a farlo! <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF6XYS94IrgcjKzAn40nO6CvEVfejBquGUO1n0kBz8xv0oxTwwyJZLU4tI17v2iiZv0fa90nv48MFJKh2gxAdEu8uecGAipT6lZTyntRMhGa4D0BKbj68GMq6ApvnlZ13atw4PMmlY_DxI/s1600/non-pensare-410x3321.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo ossessivo compulsivo" border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF6XYS94IrgcjKzAn40nO6CvEVfejBquGUO1n0kBz8xv0oxTwwyJZLU4tI17v2iiZv0fa90nv48MFJKh2gxAdEu8uecGAipT6lZTyntRMhGa4D0BKbj68GMq6ApvnlZ13atw4PMmlY_DxI/s320/non-pensare-410x3321.jpg" title="disturbo ossessivo compulsivo" width="320" /></a>Chi di noi non mette in atto piccoli "rituali" giornalieri, abitudini quasi compulsive.<br />
<br />
Il divano deve essere sistemato in un certo modo, il frigo organizzato in un certo modo, indossare sempre vestiti con colori abbinati in un certo modo...<br />
<br />
Quando però le <b>ossessioni</b> e le <b>compulsioni</b> occupano molto tempo della nostra giornata e interferiscono pesantemente con lo svolgersi del quotidiano: lavoro, vita di coppia, vita sociale, diventa una vera e propria fonte di disagio meglio nota come <b>disturbo ossessivo compulsivo</b>.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Il disturbo ossessivo compulsivo, o <b>DOC</b> è caratterizzato da azioni continue che l'individuo di sente obbligato a fare.<br />
<br />
Le ossessioni sono pensieri costanti, immagini mentali o input ricorrenti.<br />
<br />
Le compulsioni sono in pratica rituali messi in atto, comportamento tipico degli ossessivi compulsivi è fare per un certo numero di volte la stessa cosa, ad esempio spegnere l'interruttore tre o più volte, lavarsi le mani continuamente, pulire la casa in modo frenetico e continuo, contare continuamente qualcosa, allineare continuamente oggetti ecc.<br />
<br />
Chi soffre di DOC, si rende conto benissimo dell'esagerazione e dell'irrazionalità delle proprie azioni, nonostante questo però non può fare a meno di attuarli, cadendo molto spesso nell'ansia che se questi rituali non vengono messi in atto potrebbe accadergli qualcosa di nefasto a loro o a qualcuno che gli sta intorno.<br />
<ul>
<li>Il <b>disturbo ossessivo compulsivo da controllo </b>caratterizzato da ansie e timori ricorrenti di aver dimenticato qualcosa, ad esempio di aver dimenticato acceso il gas...</li>
<li>Il <b>disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione </b>caratterizzato dalla paura di batteri e virus, tipico del lavarsi le mani continuamente o pulire la casa in modo compulsivo, con rituali mirati a evitare una presunta contaminazione...</li>
<li>Il <b>disturbo ossessivo compulsivo da accumulo </b>caratterizzato dalla compulsione continua di accumulare oggetti e ciarpame,talvolta il disagio diventa così grave da fare diventare la propria abitazione inagibile...</li>
<li>Il <b>disturbo ossessivo compulsivo da simmetria </b>caratterizzato dall'intolleranza al disordine, colori, oggetti, libri, stoviglie, alimenti, tutto deve essere perfettamente allineato..</li>
<li>Il <b>disturbo ossessivo compulsivo da superstizione </b>caratterizzato da pensieri superstiziosi estremi; si può credere che qualcosa di molto brutto possa accadere se non vengono svolti precisi rituali di "esorcismo"...</li>
</ul>
Esistono casi in cui il disturbo si presenta con solo ossessioni, con l'assenza dell'obbligo di rituale compulsivo.<br />
<br />
Il DOC, solitamente è un disturbo che tende a cronicizzarsi, viene trattata con antidepressivi triciclici.<br />
<br />
Qualche buono risultato è stato ottenuto con la <b>terapia cognitivo comportamentale</b>.<br />
<br />
Per quel che mi riguarda, non credo di soffrire di <b>disturbo ossessivo compulsivo</b>, anche ammetto che nei momenti di forte ansia trovavo "sfogo" nel contare ogni singola lettera di ogni parola.<br />
<br />
Negli anni ho imparato a non farlo solo con tutte le parole che leggevo, ma anche con tutte le parole che sentivo durante una semplice conversazione o alla TV.<br />
<br />
Mi è capitato qualche volta di fare nuove conoscenze, ascoltare il nome di chi in quel momento si stava presentando a me, e avere subito nella mente il conteggio delle parole che componevano il suo nome; ad esempio "piacere Michele".<br />
<br />
Michele, sette lettere :)<br />
<br />
Ormai riesco a contare le parole alla velocità della luce, ma non è mai stato un obbligo (compulsione) ne un ossessione, un automatismo per distrarre il cervello dall'ansia, che ha migliorato le mie capacità matematiche inconsapevolmente.<br />
<br />
Una persona che conosco molto bene soffre di disturbo ossessivo compulsivo, infatti si sente in "obbligo" di chiudere il gas più volte con rituali sistematici a gruppi di tredici (alla tredicesima volta che gira la manopola, il gas deve essere chiuso).<br />
<br />
Qualche volta cade nell'ossessione dell'obbligo di finire una bottiglia d'acqua da mezzo litro in tredici sorsi, temendo che se il rituale non viene compiuto qualcosa di nefasto potrebbe accadere a lui o alla sua famiglia.<br />
<br />
Un altra persona che ho conosciuto, e poi perso di vista nel corso del tempo, fu per un certo periodo di tempo ossessionato dalla paura di contrarre l' HIV se non si fosse lavata le mani più e più volte nel corso della giornata.<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-66986042027299120272016-12-11T09:43:00.000-08:002016-12-18T12:11:51.354-08:00Se la notte non avesse fine<blockquote class="tr_bq">
"E qualche volta capita di sentirsi come la parte rotta di un ingranaggio, che di colpo non funziona più o che in realtà non ha mai funzionato, un orologio che si inceppa le lancette che si bloccano e il tempo sembra non scorrere più.<br />
Perennemente alla ricerca di qualcuno o qualcosa che ci "aggiusti" che faccia sbloccare il meccanismo." </blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijww7_JdK20fIK3FHdB43f4bPVaLwYODLsES1d-fAbb9PwVzHcOKwNog2Tfs8lCyIz9dVaFpFq1Qch1MVqT02L91Ok5dUMwsRpbBTDG2EhVItcRiuJWz3yfcvTsLaahIYkH6CUOiUSGoiG/s1600/Tempus-fugit-e1327153951933-620x320.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Notte" border="0" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijww7_JdK20fIK3FHdB43f4bPVaLwYODLsES1d-fAbb9PwVzHcOKwNog2Tfs8lCyIz9dVaFpFq1Qch1MVqT02L91Ok5dUMwsRpbBTDG2EhVItcRiuJWz3yfcvTsLaahIYkH6CUOiUSGoiG/s320/Tempus-fugit-e1327153951933-620x320.jpg" title="Notte" width="320" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
"Quante volte mi sono fermata a pensare, a guardare l'immagine riflessa nello specchio, a ricordare com'era prima...Gli occhi erano ancora luminosi, lucenti, innocenti, ero candida come la piega di un vestito bianco immacolato, mai indossato. Respiravo l'ara, era fresca e piena di speranze, e il tempo sembrava infinito nel piacere della noia...Poi sei arrivata tu, mi hai legato i polsi, con un invisibile filo spinato che mi stringe, mi taglia, mi fa male, mi fa sanguinare ogni volta che da te tento di scappare, Depressione,"<br />
- Lady Stardust Reed - </blockquote>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-24020167754404187312016-12-11T05:28:00.002-08:002016-12-18T12:12:17.195-08:00La strada del dolore<blockquote class="tr_bq">
"All'apice del malessere, sulla strada del dolore dicono esiste una deviazione.<br />
Un luogo aldilà delle recinzioni, oltre il tempo..<br />
Dicono che da lì si odano dolci melodie, come un jux box che di continuo suona la tua canzone preferita, dove l'erba resta sempre verde, i ruscelli scorrono limpidi, un luogo pieno di specchi che riflettono solo ciò che hai di bello, un luogo dove le ferite smettono magicamente di sanguinare..<br />
Guardi giù e 1, 2, 3... non ci sei più!"</blockquote>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2-w-izUQmA2tR7Mf6AnPvAJgyw2VFojthfB5C25CSkzB6hF9HYnI31Anp1ODuAQ3C1Mbe4QnWyfBRda5mYebEb40ZNOTZ7DBxc1_OdTn6_AnZIcew14jzAhpWc1ZyQAIYWO0vUdwjpqxj/s1600/78225036d2_2681267_med.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Notte" border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2-w-izUQmA2tR7Mf6AnPvAJgyw2VFojthfB5C25CSkzB6hF9HYnI31Anp1ODuAQ3C1Mbe4QnWyfBRda5mYebEb40ZNOTZ7DBxc1_OdTn6_AnZIcew14jzAhpWc1ZyQAIYWO0vUdwjpqxj/s320/78225036d2_2681267_med.jpg" title="Notte" width="320" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
"Ho sonno e continuo a chiedermi perché non sono ancora tornata a casa, ascolto musica da sola nel mezzo di questo mare di cemento.<br />
Vorrei smettere di pensare, andare a letto, rientrare nella mia "gabbia" dorata e stretta, ma la città è hard durante la notte quando tutti dormono e nessuno mi osserva, quando non mi devo giustificare con nessuno sembra diventare un enorme backstage, il "dietro le quinte" dello stesso spettacolo che ogni giorno metto in scena.<br />
La notte mi cambia la faccia, e sotto le stelle sembra tutto diverso, e camminando in questo mare di cemento ricordo gli incubi che avevo da bambina, quando i mostri erano sotto il letto, e penso ad ora che sono cresciuta e i mostri mi albergano dentro...<br />
E nuovamente penso, che non voglio più che arrivi il giorno, che non voglio più vedere volti grigi, sguardi inquisitori, e persone che si salutano sorridendo solo per semplice cortesia e ignorandosi gentilmente proseguono.."</blockquote>
<br />
<br />
<br />
- Lady Stardust Reed -<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-442173121906042582016-12-06T13:04:00.003-08:002016-12-22T13:29:32.169-08:00Disturbo bipolare - Day in, Day out <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT5KTurdXOdABD0U8Ee7JkGI7in80lKm-Ii4hjhZEq0DRe09QdfbJ9T6aJhuwNqjSaEXmGXc3uviUmTL_GvH3ieGTPIJYLZrXPnWzRHjhJwC6CWD4PY-TcXVmgNI0Iy3HuHL_vKVylfJno/s1600/disturbo-bipolare.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo bipolare" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT5KTurdXOdABD0U8Ee7JkGI7in80lKm-Ii4hjhZEq0DRe09QdfbJ9T6aJhuwNqjSaEXmGXc3uviUmTL_GvH3ieGTPIJYLZrXPnWzRHjhJwC6CWD4PY-TcXVmgNI0Iy3HuHL_vKVylfJno/s1600/disturbo-bipolare.jpg" title="disturbo bipolare" /></a>Una delle prime diagnosi psichiatriche (errate) che ho ricevuto, fu proprio quella di <b>disturbo bipolare.</b><br />
<b><br /></b>
Durante un periodo di forte e costante <b>depressione, </b>ormai giunta al limite della sopportazione, un malessere incompatibile con la vita, decisi di prendere appuntamento da uno psichiatra molto famoso nella mia zona considerato un luminare.<br />
<br />
Sottoposta a vari test scritti,e a domande su domande, la sua diagnosi fu di <b>bipolarismo di terzo tipo</b>.<br />
<br />
Sinceramente in quella diagnosi mi sentivo un po'<br />
"scomoda".<br />
<br />
La maggior parte dei sintomi non erano proprio affini alla mia persona, non mi ci ritrovavo proprio!<br />
<br />
Dopo il mio dissenso,ascoltò nuovamente i miei sintomi, i miei pensieri, le mie sensazioni, i miei comportamenti, e alla fine optò per un <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ciclotimia" rel="nofollow" target="_blank">disturbo ciclotimico</a>.<br />
<br />
Che rientra comunque nella classificazione del disturbo bipolare.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Il disturbo bipolare, o <b>disturbo maniaco depressivo</b>, può portare grandi sofferenze ed essere invalidante.<br />
<br />
Principalmente è un <b>disturbo dell'umore</b>, che coinvolge pensieri, azioni ed emozioni.<br />
<br />
Chi soffre di bipolarismo altalena tra periodi di felicità ,e periodi di disperazione senza apparente motivo.<br />
<br />
Si passa dall'essere energici, iperattivi ed euforici, la così detta <b>fase maniacale</b>, alla disperazione della <b>fase depressiva</b>.<br />
<br />
Nel bipolarismo di tipo I si presentano nell'arco della vita episodi maniacali, alternati a depressione, e periodi asintomatici<br />
<br />
Nel bipolarismo di tipo II episodi depressivi minori alternati a <b>fase ipomaniacale</b>, e periodi asintomatici.<br />
<br />
Nel bipolarismo di tipo III episodi depressivi\ maniacali simultanei con assenza di periodo asintomatico.<br />
<br />
Il <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/p/sorry-goodbye-il-suicidio_17.html" rel="" target="_blank">suicidio</a> è una causa di morte piuttosto frequente nei pazienti bipolari.<br />
<br />
Tra i sintomi più gravi, possiamo trovare il <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/verita-o-illusione.html" rel="" target="_blank">delirio</a>.<br />
<br />
Il bipolarismo viene solitamente trattato con <b>stabilizzanti dell'umore</b>, e <b>antidepressivi</b>.<br />
<br />
Per la cura del <b>disturbo ciclotimico</b>, mi venne prescritto un noto <b>antipsicotico</b>,il<b> litio carbonato.</b><br />
<b><br /></b>
Ecco, adesso vorrei aprire una piccola parentesi sul litio carbonato, non è certo mia intenzione oggi mettermi a criticare l'efficacia di stabilizzanti dell'umore e antipsicotici.<br />
<br />
Quello che racconto qui è solo la mia esperienza, senza togliere nulla a chi dal <b>carbolithium </b>ha avuto benefici.<br />
<br />
Le mie prime giornate a "base" di litio (900 mg giornalieri) scorsero praticamente senza giovamento ne peggioramento.<br />
<br />
La depressione continuava, il senso di vuoto, l'apatia, la disistima... tutto come sempre, tutto sembrava essersi bloccato lì, come un orologio con le lancette spezzate, o una sveglia rotta subito dopo essere stata caricata.<br />
<br />
Non stavo meglio, ma non stavo nemmeno peggio, quindi perché non continuare ad assumerlo?<br />
<br />
La speranza di un miglioramento mi davano la giusta carica, e non badavo più alla scocciatura di andare ogni 7 giorni circa in ospedale a dosare i livelli di litio nel sangue (il carbolithium deve restare nei range terapeutici,o può diventare addirittura letale).<br />
<br />
Dopo un certo periodo di tempo, effettivamente iniziai a sentire qualcosa di "anomalo".<br />
<br />
L'umore non oscillava meno, ma sembrava non importarmi più.<br />
<br />
Tutto ciò che avevo intorno mi sembrava diverso, ottundo, anomalo.<br />
<br />
Il litio aveva esasperato notevolmente il problema <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/dissociazione-sento-che-nulla-sono.html" rel="" target="_blank">dissociativo</a>, estirpato il mio lato creativo, mi sentivo costantemente "sedata" come sotto l'effetto di una strana droga che mi faceva vedere il mondo in modo diverso.<br />
<br />
Questi i sintomi psichici, lungo andare si fecero sentire anche i sintomi fisici:<br />
ritenzione idrica, gonfiore addominale e articolare, attacchi di fame alterati a nausea e inappetenza, irregolarità del ciclo mestruale...<br />
<br />
Insomma, il litio farà sicuramente bene a qualcun'altro, non a me!<br />
<br />
La risposta fu semplice, quando andai dall'ennesimo psichiatra mi consigliò di smettere di assumerlo, in quanto io non soffrivo e non soffro di bipolarismo.<br />
<br />
La vera diagnosi arrivò più tardi, <a href="http://labirinti-psichici.blogspot.it/2016/11/disturbo-borderline.html" rel="" target="_blank">disturbo di personalità borderline</a>.<br />
<br />
Qualcuno mi ripropose il litio, anche dopo la nuova diagnosi, ma evitai di assumerlo in quanto era chiaro che per il mio disturbo non portava giovamento.<br />
<br />
Voglio concludere questo post dicendo una cosa molto importante: il bipolarismo è una malattia e va curata!<br />
<br />
Avere disturbi di questo genere non è, e non deve essere motivo di vergogna.<br />
<br />
Viviamo in una società ipocrita, in cui i problemi psichici vengono ancora nascosti per imbarazzo e vergogna, soprattutto dai parenti di chi ne soffre.<br />
<br />
La più grande vergogna, a mio avviso è vergognarsi di chi ha come noi questo genere di disturbo, di chi come noi ha un altro tipo di sensibilità, perché no, più spiccata e fragile.<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Segue una testimonianza riguardante il Disturbo Bipolare</li>
</ul>
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe 320="" allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/tGzTrOHJP4I/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/tGzTrOHJP4I?feature=player_embedded" style="clear: right;"></iframe>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-35369556055993023572016-12-06T12:48:00.001-08:002016-12-22T13:30:07.674-08:00 Il disturbo schizotipico di personalità - Ti leggo nel pensiero <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDmEZFO_gk2LJmbIr_iETySe2DgD8O6hFlrY6eeJgKuNXWXi_oOVt0SwM3pv9Zjqvmc_klwjs5lO3irt8K3lzNX8R55sahDk9A3Y2ugWl3-aFDr44y78ncPEoPRsgDkOlvLZrQx_TXsoWr/s1600/manie-di-persecuzione.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo schizotipico" border="0" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDmEZFO_gk2LJmbIr_iETySe2DgD8O6hFlrY6eeJgKuNXWXi_oOVt0SwM3pv9Zjqvmc_klwjs5lO3irt8K3lzNX8R55sahDk9A3Y2ugWl3-aFDr44y78ncPEoPRsgDkOlvLZrQx_TXsoWr/s320/manie-di-persecuzione.jpg" title="disturbo schizotipico" width="320" /></a>Si dice sia uno dei disturbi più strani e caratteristici, infatti racchiude solitamente una serie di comportamenti per così dire "bizzarri".<br />
<div>
<br />
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<div>
Il <b> Disturbo schizotipico di personalità,</b> è caratterizzato principalmente da isolamento sociale e comportamento insolito.</div>
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<div>
<br /></div>
<div>
Chi soffre di questo disturbo può credere di possedere poteri magici, di leggere nei pensieri degli altri, di avere potere di preveggenza, solitamente molto superstiziosi, tendenti a convincersi di avere un particolare sesto senso.</div>
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<br /></div>
<div>
In realtà sono molto perspicaci nell'individuare i sentimenti altrui sopratutto quelli negativi.</div>
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<br /></div>
<div>
Tendono a vivere in un mondo immaginario, con relazioni immaginarie e situazioni immaginarie, paure...</div>
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<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a><br /></div>
<div>
Non rari i casi in cui si sentono osservati, o hanno la sensazione di essere in presenza di qualcuno che non c'è.</div>
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<br />
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Propensi a <b>ideazione paranoide</b> e <b>deliri di riferimento </b>(credere legati tra loro due o più eventi che non lo sono) le personalità schizotipiche risultano stravaganti agli occhi degli altri, spesso inappropriati nel modo di porsi e di dialogare.</div>
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Chi ha una personalità schizotipica, tende all'isolamento sociale e famigliare, spesso a causa dei comportamenti inadeguati e bizzarri, e alla pressante ansia e sensazione di disagio che provano in contesti sociali, nei momenti di forte <b>stress</b> possono avere <b>episodi psicotici</b> di durata breve.</div>
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Non sono ancora note le cause del disturbo schizotipico, si presume abbia un legame genetico con la schizofrenia, in qualche caso è capitato infatti che evolvesse in quest'ultima.</div>
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Curare il disturbo è molto complesso, nella maggioranza dei casi sono prescritti antipsicotici e antidepressivi, associati a sedute di terapia psicologica.</div>
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Se ho avuto mai a che fare con una personalità schizotipica? </div>
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Non lo so, o almeno non ne sono sicura.</div>
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Ho avuto modo di relazionarmi con persone, che credevano di avere poteri paranormali, che credevano di avere premonizioni, che si isolavano per "vivere" in un mondo irreale.</div>
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Persone che si sentivano osservate, quando ad osservarle non c'era nessuno...</div>
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Ma questi individui, non gli ho conosciuti in sala d'attesa dallo psichiatra, lascio a voi le ultime considerazioni :) </div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8448458519023630178.post-63622203948109202552016-12-05T13:32:00.000-08:002016-12-22T13:30:49.741-08:00Disturbo personalità Borderline - O bianco o nero <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6yz91FB8_AJ4budbVIMPlIZtbCqrskxFHyL_jP_X15pzzNs6LgtYqF_kDGc9i_bg2L3JCM7AXB5Iu3vOQHtQPW_FQ7DJkRjAejOD4LejYXczesyQuCqwfoMjDxwKPq7SPF6S-EVqazRFH/s1600/borderli.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6yz91FB8_AJ4budbVIMPlIZtbCqrskxFHyL_jP_X15pzzNs6LgtYqF_kDGc9i_bg2L3JCM7AXB5Iu3vOQHtQPW_FQ7DJkRjAejOD4LejYXczesyQuCqwfoMjDxwKPq7SPF6S-EVqazRFH/s1600/borderli.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="disturbo di personalità borderline" border="0" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6yz91FB8_AJ4budbVIMPlIZtbCqrskxFHyL_jP_X15pzzNs6LgtYqF_kDGc9i_bg2L3JCM7AXB5Iu3vOQHtQPW_FQ7DJkRjAejOD4LejYXczesyQuCqwfoMjDxwKPq7SPF6S-EVqazRFH/s320/borderli.jpg" title="disturbo di personalità borderline" width="320" /></a>Il <b>disturbo borderline di personalità</b>,o <b>DBP</b> è un disturbo <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Egosintonico" rel="nofollow" target="_blank">egosintonico</a>, caratterizzato da forte instabilità emotiva e repentini sbalzi d'umore.<br />
I principali sintomi del disturbo sono:<br />
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<li>instabilità nei comportamenti e nelle relazioni</li>
<li>impulsività</li>
<li>mancanza di organizzazione del pensiero</li>
<li>attacchi di rabbia seguiti da pentimento e vergogna</li>
<li>rapporti sessuali promiscui</li>
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Chi soffre di DBP può oscillare rapidamente, ad esempio, tra la serenità e la forte tristezza, tra l’intensa rabbia e il senso di colpa.<br />
Talvolta emozioni contrastanti sono presenti contemporaneamente, tanto da creare caos nel soggetto e nelle persone a lui vicine.<br />
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<a name='more'></a><br />
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Le “tempeste emotive” che subisce il paziente <i>borderline</i>, soprattutto in risposta a eventi relazionali negativi come un rifiuto, una critica o una semplice disattenzione da parte degli altri sono veramente sconvolgenti e sottopongono a veri e propri attimi di disperazione. <br />
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La reazione emotiva di chi ha questo disturbo è molto più immediata, marcata e duratura rispetto a quella delle altre persone.<br />
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L’impulsività si può esprimere con esplosioni di rabbia, litigi violenti fino alla rissa, abuso di sostanze, abbuffate di cibo, gioco d’azzardo, promiscuità sessuale, spese sconsiderate. Possono anche manifestarsi, a volte anche in modo ricorrente, atti autolesivi, tentativi di suicidio, o suicidio vero e proprio.<br />
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Nei rapporti amorosi ed intimi i <i>borderline</i> tendono a vivere relazioni brevi ma molto intense, instabili e caotiche con tendenza all'ideazione positiva iniziale alla svalutazione totale del partner che improvvisamente viene percepito da "perfetto" a "inadeguato".<br />
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Altro classico sintomo è l'ansia e la paura dell'abbandono, atteggiamento tipico è quello di "lasciare per non essere lasciati" o evitare in tutti i modi un abbandono affettivo vero o presunto.<br />
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Soprattutto in situazioni di stress, questi soggetti possono presentare degli episodi di ideazione paranoide durante i quali pensano che gli altri abbiano intenzioni malevole e ostili verso di loro.<br />
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In altri casi, invece, rispondono allo stress con delle crisi dissociative durante le quali perdono transitoriamente le capacità critiche ed il senso di sé. <br />
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Molte sono le considerazioni sul DBP, ma cos'è veramente? questo disturbo che significa letteralmente "linea di confine" definisce una gamma vasta di comportamenti estremi, una sorta di limite tra normalità e follia.<br />
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Il paziente <i>borederline</i> vive perennemente sul limite.<br />
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Potrei scrivere per ore le mie considerazioni personali riguardo il disturbo,un vero e proprio strazio interiore che sottopone ad un drastico calvario emozionale difficilmente spiegabile.<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/06305418843103115230noreply@blogger.com3